18 Oct, 2025 - 11:38

Netflix, "30 notti con il mio ex," come finisce e dov'è stato girato

Netflix, "30 notti con il mio ex," come finisce e dov'è stato girato

"30 notti con il mio ex", al primo posto tra i film più visti su Netflix questa settimana, è una commedia che osa danzare sul confine sottile tra risata e riflessione, portando sul grande schermo un tema delicato come la salute mentale con la leggerezza e l'empatia che solo interpreti del calibro di Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti possono garantire.

"30 notti con il mio ex", diretto da Guido Chiesa, non è solo una storia d'amore ritrovato, ma un'esplorazione matura delle dinamiche familiari, del peso del passato e della possibilità di ricostruire un equilibrio su nuove fondamenta.

Distribuito nelle sale italiane dal 17 aprile e disponibile ora su Netflix, il film si presenta come una "dramedy" capace di toccare corde profonde. Imperdibile. Scopriamo dov'è stato girato e come finisce.

Ecco il trailer ufficiale:

Dov'è stato girato "30 notti con il mio ex"

Per raccontare una storia così intima, la scelta della location è fondamentale. Il regista Guido Chiesa ha deciso di ambientare e girare l'intero film a Roma, con riprese effettuate durante l'estate del 2024.

Ma non è la Roma monumentale e da cartolina a fare da sfondo alla vicenda. La narrazione si concentra quasi interamente tra le mura di un appartamento, la casa di Bruno (Edoardo Leo), che diventa il vero e proprio palcoscenico emotivo del film.

Questa scelta stilistica non è casuale: lo spazio domestico si trasforma in una sorta di "laboratorio" a cielo chiuso, una pentola a pressione in cui le dinamiche tra i personaggi sono costrette a emergere.

La casa, un tempo nido familiare e ora regno ordinato e prevedibile di un padre single, viene invasa dal "caos vitale" dell'ex moglie Terry (Micaela Ramazzotti), appena uscita da una clinica per la salute mentale.

Ogni stanza, dal salotto alla cucina, diventa un campo di battaglia e, allo stesso tempo, un luogo di riconciliazione, dove vecchie abitudini e nuove necessità si scontrano e si fondono. L'ambientazione romana, quindi, più che un fondale, serve a contestualizzare la quotidianità dei personaggi, rendendo la loro storia universale ma radicata in una realtà riconoscibile.

La trama e il finale (con Spoiler): una seconda occasione, non un ritorno al passato

Il film si apre su un equilibrio apparentemente stabile: Bruno è un uomo metodico, quasi ossessivo nel suo bisogno di controllo, che cresce da solo la figlia adolescente Emma.

La sua routine viene sconvolta dal ritorno di Terry, la sua ex moglie, reduce da un percorso di recupero in una struttura sanitaria per problemi di salute mentale, in particolare "sentiva le voci".

Dichiarata pronta per un reinserimento graduale nella società, la sua psicologa, con la spinta decisiva della figlia, propone una soluzione tanto audace quanto rischiosa: un periodo di prova di trenta notti a casa dell'ex marito.

Inizia così un esperimento di convivenza forzata che mette a nudo tutte le differenze tra i due.

Terry, con la sua vulnerabilità, la sua gioia imprevedibile e la sua lotta quotidiana contro le proprie fragilità, rappresenta tutto ciò che Bruno ha cercato di espellere dalla sua vita: l'incertezza, l'emotività, la libertà.

La presenza delle "voci", trattata con rispetto e delicatezza, diventa una metafora della condizione di Terry, un elemento reale con cui sia lei che la sua famiglia devono imparare a convivere.

Attenzione: da qui in avanti seguono spoiler sul finale del film

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da una commedia romantica tradizionale, "30 notti con il mio ex" non si conclude con un ritorno idilliaco e semplicistico alla vecchia relazione.

Il punto centrale del film non è un colpo di scena, ma l'evoluzione lenta e credibile dei personaggi. Le trenta notti non servono a cancellare il passato, ma a trasformare il presente.

Bruno, a contatto con l'imprevedibilità di Terry, impara ad allentare la sua rigida corazza, scoprendo che un po' di caos non è necessariamente distruttivo, ma può essere fonte di vita.

Terry, d'altra parte, trova nella stabilità offerta da Bruno un porto sicuro per ritrovare la fiducia in se stessa e gestire le proprie fragilità. Il finale, descritto da alcuni critici come "prevedibile ma intenerente", non li vede tornare insieme come marito e moglie, ma approdare a una nuova forma di famiglia.

La vera seconda occasione non è quella di riprovare a essere ciò che erano, ma di costruire un nuovo equilibrio, un'inedita forma di convivenza basata sulla comprensione, l'accettazione e un affetto maturo. Il film si chiude su questa possibilità, lasciando intendere che il loro futuro sarà un percorso da inventare giorno per giorno, insieme.

Curiosità, questo film è un remake

"30 notti con il mio ex" è il remake di un film argentino di successo, "30 noches con mi ex" (2022), diretto e interpretato da Adrián Suar. L'adattamento italiano riesce a cogliere lo spirito dell'originale, calandolo perfettamente nel contesto culturale e sociale del nostro paese.

Un altro elemento di pregio è la colonna sonora, che include il brano "L'avresti detto mai", interpretato da Malika Ayane e candidato ai Nastri d'Argento 2025, a sottolineare la cura e la qualità della produzione.

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