18 Oct, 2025 - 13:42

Novità Sanremo: il vincitore del Festival non andrà direttamente all'Eurovision

Novità Sanremo: il vincitore del Festival non andrà direttamente all'Eurovision

Un cambiamento epocale sta per colpire il Festival di Sanremo e la partecipazione dell'Italia all'Eurovision Song Contest.

Secondo le prime, significative indiscrezioni trapelate sul nuovo regolamento per l'edizione del 2026, la vittoria sul palco dell'Ariston non garantirà più automaticamente il biglietto per la più grande competizione musicale del mondo.

La Rai si riserverà il diritto di scegliere, segnando un passaggio da un automatismo a una decisione strategica.

Cosa cambia con questa nuova regola

Il fulcro della novità, che sta già infiammando il dibattito tra addetti ai lavori e fan, risiede in una clausola tanto breve quanto potente. Il nuovo regolamento, secondo quanto riportato da diverse testate specializzate, specificherebbe che la scelta dell'artista destinato a rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest 2026 sarà effettuata dalla Rai, in accordo con la direzione artistica, "tra il vincitore o un altro artista in gara".

Questa formulazione, se confermata ufficialmente, segna una rottura epocale. Fino ad oggi, il vincitore di Sanremo aveva il cosiddetto "diritto di prima scelta": poteva accettare o rifiutare la partecipazione all'Eurovision. In caso di rinuncia, la Rai procedeva a selezionare un altro partecipante, solitamente seguendo la classifica finale.

Ora, invece, il potere decisionale si sposta a monte. La vittoria al Festival diventa la candidatura principale, ma non più l'unica e indiscussa.

Nonostante la notizia abbia avuto ampia eco, alcune fonti hanno generato un po' di confusione, sostenendo che "nulla è cambiato" e che il vincitore continuerà a rappresentare l'Italia.

La discrepanza sembra risiedere nell'interpretazione: se da un lato è vero che il vincitore rimane il candidato naturale, la novità sostanziale è che la Rai non è più vincolata alla sua eventuale rinuncia per poter considerare altre opzioni.

Il precedente di Olly: la causa scatenante del cambiamento

Per comprendere appieno le ragioni di questa svolta, è necessario tornare all'edizione del 2025. La vittoria di Olly al Festival è stata seguita dalla sua sorprendente rinuncia a partecipare all'Eurovision Song Contest.

Questo ha costretto la Rai a "correre ai ripari", individuando nel secondo classificato, Lucio Corsi, il rappresentante italiano. Sebbene la situazione sia stata gestita con prontezza, l'episodio ha messo in luce tutte le criticità organizzative e strategiche.

Il caso Olly ha dimostrato che la vittoria a Sanremo, da sola, non è sufficiente a garantire la presenza di un artista italiano sul palco europeo. La volontà del singolo, le strategie delle case discografiche o altri impegni possono vanificare il risultato del Festival, creando incertezza fino all'ultimo momento.

La nuova norma appare quindi come una diretta conseguenza di questo precedente: una mossa strategica.

Il messaggio per gli artisti in gara

Per gli artisti in gara, il messaggio è chiaro: vincere Sanremo resta l'obiettivo primario e il massimo riconoscimento nazionale, ma il pass per l'Eurovision diventa un traguardo ulteriore, non più una conseguenza diretta.

Questo potrebbe modificare le strategie e le aspettative con cui si affronta il Festival.

Per la Rai, la nuova regola rappresenta un'arma a doppio taglio. Da un lato, acquisisce un potere decisionale fondamentale, potendo scegliere l'artista e il brano ritenuti più "eurovisivi", ovvero più adatti a competere su un palcoscenico internazionale per lingua, genere, performance e appeal.

In un Eurovision sempre più competitivo, questa flessibilità è cruciale. Dall'altro lato, si assume una responsabilità enorme. Se la scelta dovesse ricadere su un artista diverso dal vincitore, la Rai dovrà motivarla con criteri trasparenti e convincenti per evitare polemiche e accuse di aver tradito il volere del pubblico e delle giurie.

Per i fan e il pubblico, la novità potrebbe generare discussioni. Il legame tra la vittoria a Sanremo e la partecipazione all'Eurovision è profondamente radicato nella cultura del Festival.

Un'eventuale esclusione del vincitore potrebbe essere percepita come un'ingiustizia, minando la percezione che il verdetto dell'Ariston sia sovrano.

In attesa della pubblicazione integrale e ufficiale del regolamento, che chiarirà i contorni e i criteri di questa nuova facoltà di scelta, una cosa è certa: l'edizione 2026 del Festival di Sanremo si preannuncia già come un punto di svolta, un momento in cui la tradizione dovrà confrontarsi con le nuove esigenze di una competizione globale, ridefinendo il significato stesso di "vittoria".

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