Air Force One è un grande classico tra i film d'azione anni ’90, con il punto in più di avere come protagonista il presidente degli Stati Uniti che non solo firma i decreti, ma prende anche a calci i terroristi.
Diretto da Wolfgang Petersen e uscito nelle sale italiane il 19 settembre 1997 (dopo l’anteprima americana del 25 luglio), ci mostra un Harrison Ford in versione presidenziale nei panni di James Marshall, affiancato da un Gary Oldman, spietato e magnetico, nel ruolo del terrorista Ivan Korshunov, e da una fredda Glenn Close nei panni della vicepresidente Bennett.
Nella trama del film, Marshall viaggia con la sua famiglia a bordo dell’aereo presidenziale di ritorno da Mosca, dove ha celebrato la cattura di un dittatore kazako. Durante il volo, l’aereo viene dirottato da un gruppo di terroristi guidati da Ivan Korshunov (Gary Oldman), che minacciano di uccidere gli ostaggi se il dittatore non verrà liberato.
Nascosto nella stiva, il presidente decide di reagire personalmente. L'aereo si trasforma, a tutti gli effetti, in un campo di battaglia. Marshall dovrà difendere la famiglia, l’equipaggio e l’onore del suo Paese.
Ecco il trailer del film:
Nel finale di Air Force One (1997), il presidente degli Stati Uniti James Marshall (interpretato da Harrison Ford) riesce a ribaltare le carte in tavola a bordo dell’aereo presidenziale: libera la moglie, la figlia e gli altri ostaggi dopo aver sconfitto il capo dei terroristi, Ivan Korshunov (Gary Oldman).
Si battono in una lotta corpo a corpo e, alla fine, il presidente riesce a espellere Korshunov dall’aereo, pronunciando una frase che poi diventerà famosissima: “Fuori dal mio aereo!”.
Mentre il gruppo tenta di rientrare nello spazio aereo amico, Air Force One viene danneggiato gravemente da caccia nemici e rischia di precipitare.
L’esercito invia in aiuto un velivolo militare MC-130E, che grazie a una linea di collegamento mette in salvo la famiglia del presidente e i superstiti.
L’ultimo colpo di scena arriva quando si scopre che uno degli agenti della sicurezza presidenziale, Gibbs, è in realtà un traditore: uccide un ufficiale e tenta di condannare il presidente a morte, ma viene sopraffatto da Marshall, che riesce all’ultimo istante a salvarsi agganciandosi al cavo di trasferimento.
L’Air Force One, ormai totalmente fuori controllo, precipita nel Mar Caspio ed esplode, mentre il presidente viene messo al sicuro sull’aereo militare di supporto, che riceve il nuovo nominativo radio “Air Force One”.
Alla fine del film vediamo la famiglia del presidente sana e salva.
La voce dell'equipaggio conferma: “Liberty 24 è ora Air Force One”.
Per far volare Harrison Ford come un vero presidente in Air Force One, la produzione ha messo insieme un Boeing 747 reale e un set costruito ad hoc.
Il regista Wolfgang Petersen e il suo team hanno ricreato un autentico “Ufficio Ovale volante”, completo di sala conferenze, cabina presidenziale e zone operative perfette per un thriller militare.
Tutto è stato progettato nei Sony Pictures Studios di Culver City, dove scenografi e tecnici hanno messo insieme lo stile sobrio della Casa Bianca e l’efficienza metallica dell’aeronautica.
Per le sequenze d’azione, invece, hanno utilizzato un vero Boeing 747 modificato e ridipinto. Il risultato è stato una costruzione molto credibile, considerando che siamo negli anni Novanta.
Le location principali delle riprese sono:
Air Force One andrà in onda stasera, sabato 18 ottobre 2025, alle ore 21:30 su Rete 4.