20 Oct, 2025 - 14:16

Brittany Murphy, morte improvvisa a 32 anni: com'è successo? Tutte le ipotesi sul caso

Brittany Murphy, morte improvvisa a 32 anni: com'è successo? Tutte le ipotesi sul caso

Sono passati 16 anni dalla fredda mattina del 20 dicembre 2009 in cui il mondo apprese della tragica e prematura scomparsa di Brittany Murphy.

A soli 32 anni, una delle stelle più brillanti e versatili della sua generazione si era spenta, lasciando un vuoto incolmabile a Hollywood.

Ma com'è morta la giovane attrice? La versione ufficiale, fornita dal medico legale della Contea di Los Angeles, parlò di una "morte accidentale" causata da una combinazione letale di polmonite, grave anemia e un mix di farmaci da prescrizione e da banco.

Un epilogo triste, ma apparentemente chiaro. Eppure, quella chiarezza non ha mai convinto del tutto, e la sua morte rimane uno dei misteri più fitti e dolorosi della storia recente dello spettacolo.

Com'è morta Brittany Murphy, veramente?

A gettare un'ombra ancora più lunga e sinistra sulla vicenda fu un secondo, incredibile lutto: appena cinque mesi dopo, nella stessa casa di Beverly Hills, il marito di Brittany, lo sceneggiatore Simon Monjack, veniva trovato morto per cause quasi identiche.

Due persone giovani, che vivevano sotto lo stesso tetto, stroncate da polmonite e anemia a così breve distanza. Una coincidenza tanto macabra da sfidare ogni logica, e questo non ha fatto altro che alimentare un torrente di dubbi e teorie che, a distanza di tempo, non si sono mai placati. 

I cinque punti chiave che rendono la morte di Brittany Murphy un caso misterioso

1. Ipotesi avvelenamento
Sebbene il rapporto del coroner abbia concluso per una morte naturale e accidentale, il padre di Brittany, Angelo Bertolotti, non ha mai accettato questa versione.

Sospettando un atto doloso, ottenne un'ordinanza del tribunale per far analizzare in modo indipendente i campioni di capelli della figlia. I risultati, pubblicati nel 2013, furono sconvolgenti: rilevarono la presenza di dieci metalli pesanti a livelli "anormalmente elevati", tra cui il bario, un componente comune del veleno per topi. Questa scoperta aprì la porta all'ipotesi più terrificante: l'avvelenamento.

L'ufficio del medico legale di Los Angeles respinse categoricamente questa teoria, attribuendo la presenza dei metalli pesanti alle tinture per capelli che l'attrice usava regolarmente.

Tuttavia, patologi forensi di fama internazionale, come il Dr. Cyril Wecht, hanno definito questa spiegazione insufficiente, sostenendo che dei risultati così anomali avrebbero dovuto innescare una riapertura immediata e approfondita delle indagini, cosa che non è mai avvenuta.

2. L'ombra enigmatica di Simon Monjack
Al centro di ogni sospetto c'è la figura controversa del marito di Brittany. Simon Monjack era un uomo dalla reputazione a dir poco discutibile, con un passato costellato di problemi legali, debiti, mandati di arresto per frode e accuse di essere un "truffatore".

Molti amici e colleghi di Brittany, tra cui il regista George Hickenlooper, lo descrissero come un'influenza negativa e manipolatrice, che aveva isolato l'attrice e preso il controllo della sua vita e della sua carriera.

La sua morte, così simile a quella della moglie, è la più grande anomalia del caso. Come sottolineato dal Dr. Wecht, sebbene non impossibile, è "estremamente raro" che due persone giovani muoiano di polmonite nella stessa casa in un lasso di tempo così breve.

Inoltre, durante le perquisizioni, gli inquirenti trovarono in casa un numero impressionante di flaconi di farmaci da prescrizione, quasi tutti a nome di Monjack. Questo ha portato a ipotizzare che fosse lui a controllare la somministrazione di farmaci a Brittany, la quale, secondo il coroner, non fu portata da un medico nonostante fosse gravemente malata da almeno due settimane.

3. La casa e la teoria della muffa tossica
Dopo la morte di entrambi, la madre di Brittany, Sharon Murphy (l'unica altra persona presente in casa), avanzò l'ipotesi che la causa potesse essere una muffa tossica presente nella villa.

Intentò una causa contro i costruttori, sostenendo di non essere stata informata del potenziale pericolo. Sebbene il medico legale non abbia trovato tracce di infezioni da muffa nei corpi, i risultati di un'eventuale analisi ambientale completa della proprietà non sono mai stati resi pubblici, lasciando un altro interrogativo senza risposta.

4. Un'indagine mai davvero partita
Il punto più importante è che la polizia di Los Angeles non ha mai trattato le morti come potenzialmente criminali. Basandosi interamente sul verdetto di "morte accidentale" del coroner, le forze dell'ordine hanno di fatto chiuso il caso. Come spiegato da una fonte interna, senza una causa di morte che suggerisca un omicidio, la polizia ha "le mani legate".

Questo ha impedito di indagare a fondo sul passato di Monjack, sui suoi possibili nemici o sulle circostanze sospette che circondavano la coppia.

5. Una morte "evitabile"
Il rapporto del medico legale definì la morte di Brittany "accidentale ma evitabile". Questa agghiacciante postilla riassume la tragedia: se solo fosse stata portata in ospedale, sarebbe probabilmente sopravvissuta. La negligenza di chi le stava accanto è un fatto accertato.

Ma quella negligenza fu solo il frutto di un giudizio pessimo o nascondeva qualcosa di più sinistro? Senza una riapertura del caso, questa domanda è destinata a rimanere senza risposta. Questo ha consegnato la storia di Brittany Murphy a quel limbo oscuro riservato ai più grandi e irrisolti misteri di Hollywood.

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