Le ATP Finals di Torino non sono solo la vetrina dei migliori tennisti del mondo: dietro le quinte, anche le riserve giocano un ruolo da protagoniste. Ma quanto guadagnano davvero i giocatori pronti a subentrare? E come vengono scelti? La risposta potrebbe sorprenderti.
Le riserve non sono semplici “panchinari”: sono i giocatori pronti a entrare in campo nel caso in cui un top player si ritiri. La selezione si basa sulla Race to Torino, la classifica che premia i punti guadagnati durante l’anno, diversa dalla classifica ATP tradizionale. Sono i giocatori che occupano i posti dal 9° al 20°.
Quest’anno alle ATP Finals di Torino avrebbero dovuto ricoprire il ruolo di riserva Musetti e Draper, ma poiché Musetti è tra gli otto partecipanti e Djokovic, 4°, si è rifiutato di partecipare, e Draper è infortunato, i due posti sono stati occupati da Bublik e Ruud, rispettivamente 11° e 12° nella Race.
Anche senza scendere in campo, le riserve guadagnano circa 155.000 dollari (circa 134.000 euro) solo per la disponibilità. Se entrano nel torneo, i loro risultati sono completamente indipendenti da chi sostituiscono, con la possibilità di guadagnare ancora di più in base ai match vinti.
I top 8 qualificati godono di premi significativamente maggiori:
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