L’Europa si trova al centro di un delicato dibattito politico e diplomatico sul piano di pace in 28 punti proposto dagli Stati Uniti per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Si delinea un quadro complesso di accordi, tensioni e aspettative contrastanti tra i protagonisti occidentali.
Il piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina ha attivato gli alleati di Kiev.
Dopo diversi giorni di viaggio all'estero, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il 20 novembre, è tornato al paese e ha incontrato una delegazione militare statunitense guidata dal segretario delle Forze armate, Daniel Driscoll. Al centro delle discussioni c'era la bozza del piano di 28 punti.
Il presidente ucraino ha successivamente affermato in un post su X:
Today, during a meeting with the U.S. Secretary of the Army, Daniel Driscoll, we discussed options for achieving real peace, the sequencing of our work and formats for dialogue, as well as new impulses for diplomacy. Our teams – of Ukraine and the United States – will work on the… pic.twitter.com/kWXnFh4YNz
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 20, 2025
Zelensky, che si trova in mezzo alle turbolenze politiche, sembra aver assunto un atteggiamento cauto sul piano di pace di Trump.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea, Kaja Kallas, ha affermato che l'Europa ha "sempre sostenuto è una pace duratura e giusta, e accogliamo con favore tutti gli sforzi per raggiungerla, ma affinché un piano funzioni, sia gli ucraini che gli europei devono sostenerlo."
Kallas ha ricordato che le sanzioni statunitensi contro la Russia entreranno in vigore oggi:
Da ricordare che dalle parole del presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, è emerso che l'Ue non era stata informata del piano in questione.
Il 21 novembre, Zelensky ha parlato con il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Friedrich Merz e il primo ministro britannico, Keir Starmer, riguardo il piano.
Sebbene i tre leader abbiano accolto con favore gli "sforzi americani", hanno ribadito, in una dichiarazione della cancelliera tedesca, il loro sostegno ad una "pace giusta e duratura" evidenziando il loro impegno a "preservare gli interessi vitali europei e ucraini a lungo termine."
In questo scenario, Kiev insiste sulla necessità che qualsiasi proposta di pace non comprometta la propria sovranità né la sicurezza del paese.
"Stiamo lavorando al documento preparato dalla parte americana. Questo piano deve garantire una pace reale e dignitosa", ha dichiarato venerdì il presidente ucraino in un post su X, dopo la conversazione con i leader europei.
Macron, Merz e Starmer hanno sottolineato, durante la telefonata, che "qualsiasi soluzione deve coinvolgere pienamente l’Ucraina", come precisato in una dichiarazione della presidenza francese.
Il Financial Times, citando funzionari ucraini, ha riferito che gli Stati Uniti chiedono all’Ucraina di accettare il piano entro il Ringraziamento, ossia il 27 novembre, altrimenti interromperà la condivisione di informazioni di intelligence e le spedizioni di armi al paese.
Questi messaggi indicano le profonde divergenze all’interno del fronte occidentale su come arrivare ad un accordo.
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