È arrivata la notizia che nessun amante della musica italiana avrebbe mai voluto leggere: Ornella Vanoni se n’è andata, lasciando un vuoto gigantesco, di quelli che attraversano generazioni e fanno tremare il cuore dei fan.
Una carriera lunga più di sessant’anni, un’icona assoluta di stile, voce e ironia, una donna che ha vissuto come cantava: senza filtri, senza freni, senza paura.
La leggenda della canzone italiana Ornella Vanoni è volata via all’età di 91 anni, ma con lei resta un’eredità da decifrare: tra voci di un patrimonio da milioni di euro, case, opere d’arte e dichiarazioni ironiche sul fatto di essere "rimasta senza soldi", la questione della sua successione è oggi sotto i riflettori.
Per chi lascia Vanoni tutto questo? E quanto vale davvero il suo tesoro? Scopriamo insieme le carte in tavola, i numeri reali e a chi andrà il patrimonio della "signora della musica italiana".
Quando una carriera lunga oltre sessant’anni e con più di cento dischi pubblicati incontra i riflettori, è facile che i numeri crescano esponenzialmente… almeno sulla carta.
Per Vanoni si è parlato spesso di un patrimonio stimato intorno ai 118 milioni di euro, cifra ripetuta da molti giornali negli ultimi giorni.
Ma la cantante aveva le idee chiare e, con la sua ironia tagliente, a più riprese ha dichiarato: "Se fosse vero sarei a nuotare in un’isola del Pacifico".
Secondo le indagini giornalistiche più affidabili, a vigilia della morte il patrimonio reale della Vanoni potrebbe essere stimabile nell’ordine di 10-15 milioni di euro, derivanti da royalties discografiche, immobili e opere d’arte.
In sostanza: sì, Vanoni ha guadagnato tanto, ma ha anche ammesso di aver perso molto, tra errori di gestione e spese impulsive: "Compravo case… poi le rivendevo magari a metà prezzo" ha confessato.
Dal punto di vista dell’eredità concreta, Ornella Vanoni non ha lasciato dichiarazioni pubbliche dettagliate su un testamento completo, ma ciò che è certo è che l’unico erede diretto è il figlio Cristiano Ardenzi, nato nel 1962 dal matrimonio con Lucio Ardenzi.
La casa milanese nel quartiere Brera è indicata come uno dei beni principali: un appartamento personalizzato, abitato dalla cantante, arricchito da opere d’arte (sculture di Arnaldo Pomodoro, Fausto Melotti, pezzi in vetro di Murano) e dagli elementi d’arredo scelti con cura nel tempo.
Oltre alla casa, le opere d’arte sono state evidenziate come parte significativa dell’eredità: Vanoni stessa raccontava che "ogni casa ha la sua anima" e che aveva scelto pochi oggetti adatti al suo percorso.
Anche i nipoti Matteo Ardenzi e Camilla Ardenzi sono citati con affetto dalla cantante come "una fonte inesauribile di gioia", ma non risultano eredi diretti se non tramite il figlio Cristiano.
Vanoni non solo ha lasciato un’eredità materiale, ma un patrimonio artistico che attraversa decenni di musica italiana, e questo "bene intangibile" resta forse il più prezioso.
Il paradosso che tanto ha incuriosito stampa e fan: una star che vende milioni di dischi, ma che dichiara di essere "rimasta senza soldi". Vanoni attribuiva questo alla sua leggerezza nella gestione: cachet mal verificati, immobili acquistati e rivenduti in fretta, ritardi nei pagamenti.
"Ho sempre perso tutto", raccontava. Nel corso degli anni ha spiegato che spesso, a fine tournée, riceveva una parte di ciò che gli spettava perché lei "non controllava". Le scelte immobiliari erano guidate più dall’emozione che dalla logica finanziaria.
Questo non sminuisce il suo valore artistico o l’amore del pubblico, ma spiega il gap tra la leggenda del "patrimonio da 118 milioni" e la situazione reale al momento del decesso.
Ornella Vanoni è scomparsa all’età di 91 anni, lasciando un’eredità che tocca non solo il mondo della musica, ma anche il cuore della sua famiglia più intima. A dare il triste annuncio è stato il figlio Cristiano. Nel necrologio pubblicato sul Corriere della Sera, Cristiano ha scritto:
A firmare l’annuncio sono anche i suoi "amati nipoti", Matteo e Camilla, che cresciuti con la presenza discreta di Ornella hanno mantenuto un legame forte e rispettoso con la nonna-star.
Ma Ornella Vanoni era di tutti, per il carisma, l'umorismo e la splendida musica che ha regalato al mondo in oltre sessant'anni di carriera. E questo - forse - è il patrimonio più importante che la cantante avrebbe mai potuto lasciare.
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