24 Nov, 2025 - 15:28

Rebel Wilson dopo la diffamazione e le molestie sessuali: cosa è successo davvero?

Rebel Wilson dopo la diffamazione e le molestie sessuali: cosa è successo davvero?

Rebel Wilson, l’attrice australiana diventata celebre con "Pitch Perfect", è di nuovo al centro di un polverone mediatico. Questa volta non per i suoi film o tweet divertenti, ma per una maxi causa legale che coinvolge accuse, controdenunce e un acceso dibattito su potere, verità e reputazione.

Al centro della polemica c’è il suo debutto alla regia con "The Deb" e la denuncia di presunte molestie sessuali che ha condiviso sui social a proposito della co-protagonista Charlotte MacInnes.

In un’intervista intensa rilasciata a 60 Minutes Australia il 23 novembre, l'attrice ha spiegato le ragioni della sua scelta e le difficoltà affrontate in questa battaglia legale, tra diffamazioni, accuse reciproche e tensioni sul set.

Ma qual è la versione "reale" dei fatti? E cosa c’è dietro alle accuse di molestie sessuali? Andiamo con ordine.

Rebel Wilson: diffamazione e molestie sessuali

Il nodo della vicenda è nato nel luglio 2024, quando Rebel Wilson ha affermato che i produttori di "The Deb" - Amanda Ghost, Gregor Cameron e Vince Holden - stavano cercando di impedire la prima mondiale del film al Toronto International Film Festival.

L’attrice ha denunciato pubblicamente i loro comportamenti in un video su Instagram, parlando di ostacoli alla distribuzione, cattiva condotta sul set e pressioni indebite.

Secondo Wilson, la situazione era diventata insostenibile: lei e altri membri della produzione si erano trovati chiusi in una stanza, costretti a firmare documenti e minacciati con la cancellazione del film e la perdita dei posti di lavoro.

"In quel momento ho detto: "Che cos’è questo? Sembra di essere al KGB"", ha raccontato Wilson a 60 Minutes Australia.

Da qui è partita una lunga catena di cause legali: i tre produttori hanno citato Wilson per diffamazione, mentre la regista ha intentato una controquerela sostenendo che il loro comportamento sul set fosse caratterizzato da "gravi e illeciti" schemi di bullismo e molestie.

La questione delle presunte molestie sessuali

Un altro elemento chiave della controversia riguarda la co-protagonista Charlotte MacInnes. Secondo Wilson, MacInnes le aveva confidato di essersi sentita molestata sessualmente da Amanda Ghost durante le riprese. Wilson ha spiegato che, in quanto regista, si è sentita obbligata a intervenire:

virgolette
È venuta da me, mi ha fatto quello che ho ovviamente interpretato come una denuncia di molestie sessuali, e io avevo il dovere di agire di conseguenza

MacInnes, tuttavia, ha negato con forza di essere stata molestata e ha citato Wilson per diffamazione, definendo le accuse "completamente false e assurde".

Anzi, il team legale di MacInnes ha dichiarato che la giovane attrice non ha mai subito violenze e che le affermazioni di Wilson erano destinate a danneggiarla professionalmente. La vicenda ha subito attirato l’attenzione dei media fino, tanto da portare l'attrice di "Pitch Perfect" a ribadire di essere "sicura al 100%" delle parole di MacInnes durante la loro conversazione iniziale.

La battaglia legale e le conseguenze per Rebel Wilson

Oltre alla causa per diffamazione, Wilson ha dovuto affrontare le complicazioni legate alla distribuzione del film e ai contraccolpi mediatici.

La sua controquerela include accuse di furti, bullismo e comportamenti scorretti da parte dei produttori, mentre la sua posizione è stata chiarita pubblicamente: difendere "The Deb" e la sicurezza dei membri del cast era un dovere etico e morale:

virgolette
[MacInnes ndr.] mi ha segnalato qualcosa, io ho agito di conseguenza, nella mia posizione di regista del film, avevo la responsabilità etica e morale di farlo

L’attrice ha sottolineato come la sua intenzione non fosse danneggiare la carriera di nessuno, ma garantire un ambiente di lavoro sicuro e professionale.

Purtroppo, però, la vicenda ha avuto un risvolto personale: Wilson ha raccontato quanto fosse difficile mantenere il controllo tra pressioni dei produttori e attenzioni mediatiche, definendo l’esperienza come un "ridicolo spreco del sistema legale australiano".

"The Deb" e il futuro della produzione

"The Deb" è un musical ambientato in Australia che racconta la storia di una ragazza emarginata, Natalie Abbott, determinata a ridefinire se stessa durante il ballo delle debuttanti della sua piccola città.

Il film doveva segnare il debutto alla regia di Wilson e rappresentare un progetto molto personale per l’attrice. Nonostante le tensioni legali, l’uscita in Australia e Nuova Zelanda è stata fissata per il 15 gennaio 2026, mentre la data di debutto mondiale non è ancora confermata.

Wilson ha anche evidenziato le implicazioni professionali delle accuse di MacInnes, sottolineando come la giovane attrice avesse ottenuto alcuni ruoli post-produzione che sembravano collegati al completamento del film: alcuni benefici professionali sarebbero stati determinati da dinamiche interne alla produzione.

Una questione di etica e coraggio

Per Rebel Wilson, questa vicenda non riguarda solo accuse e cause legali, ma anche il coraggio di difendere ciò che è giusto in un ambiente complesso come quello cinematografico. L’attrice ha chiarito che parlare apertamente delle presunte molestie e del comportamento scorretto dei produttori era una responsabilità morale, non un attacco personale:

virgolette
Sentivo che, nella mia posizione di regista, dovevo denunciarlo. E nel momento in cui l’ho fatto, sono iniziate tutte le ritorsioni contro di me
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