13 Dec, 2025 - 11:05

Chi è Mohammed Ben Sulayem rieletto presidente della FIA: il volto (e la storia) dietro il numero uno del motorsport mondiale

Chi è Mohammed Ben Sulayem rieletto presidente della FIA: il volto (e la storia) dietro il numero uno del motorsport mondiale

In un momento cruciale per la Formula 1 e per tutto il mondo delle corse, Mohammed Ben Sulayem, da poche ore e più precisamente venerdì 12 dicembre 2025, è stato rieletto presidente della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile.

La conferma del suo mandato è arrivata durante l’Assemblea Generale della federazione a Tashkent, in Uzbekistan, consolidando la posizione di una delle figure più influenti nel motorsport globale.

La notizia ha attirato immediatamente l’attenzione non solo degli appassionati di F1, ma anche degli osservatori istituzionali, per il ruolo centrale che la FIA gioca nel definire regole, governance e futuro dello sport motoristico mondiale. Ma chi è davvero Mohammed Ben Sulayem? Qual è il suo percorso e perché la sua leadership è così significativa? Scopriamolo insieme.

Chi è Mohammed Ben Sulayem

Mohammed Ahmad Sultan Ben Sulayem è un dirigente sportivo e ex pilota di rally emiratino, nato a Dubai nel novembre 1961. Nel 2021 è stato eletto presidente della Fédération Internationale de l’Automobile (FIA), succedendo al francese Jean Todt e diventando il primo presidente non europeo nella storia dell’organizzazione.

La FIA è l’ente che governa gran parte delle competizioni motoristiche mondiali, inclusa la Formula 1, oltre a promuovere mobilità sicura, sostenibile e accessibile nel mondo. La rielezione di Ben Sulayem consolida dunque il suo ruolo al centro delle decisioni più importanti per il motorsport internazionale. 

La carriera da pilota e i primi successi

Prima di diventare uno dei dirigenti più potenti nel mondo delle corse, Ben Sulayem ha avuto una carriera brillante come pilota di rally. Tra gli anni ’80 e il 2002 è stato uno dei protagonisti assoluti del Middle East Rally Championship, vincendo 14 titoli nella classe principale e oltre 60 eventi internazionali (tra cui tappe di Rally in Dubai, Giordania, Qatar e Oman).

Questo passato sportivo non solo gli ha conferito notorietà nella regione mediorientale, ma ha anche gettato le basi per una successiva carriera amministrativa all’interno di federazioni nazionali e internazionali.

Dal mondo delle corse alla leadership della FIA

Il percorso dirigenziale di Mohammed Ben Sulayem è iniziato già nel 2005, quando è stato nominato presidente dell’Emirates Motorsports Organization (EMSO), l’ente che rappresenta gli Emirati Arabi Uniti all’interno della FIA.

Successivamente, è stato eletto vicepresidente per lo sport e membro del FIA World Motor Sport Council, ruolo che lo ha visto coinvolto nella governance tecnica e regolamentare delle competizioni mondiali. 

Nel dicembre 2021 ha compiuto il salto più importante, diventando presidente della FIA. Ora, con questa seconda rielezione fino al 2029, prosegue il suo progetto di consolidamento e trasformazione dell’ente.

Il suo impatto alla guida della FIA

Durante il suo primo mandato, Ben Sulayem ha avviato una serie di riforme volte a modernizzare la governance della FIA, rafforzare la trasparenza finanziaria e riportare equilibrio nei conti dell’organizzazione, che tra il 2021 e il 2024 ha visto un significativo miglioramento economico e operativo.

La leadership di Ben Sulayem è stata vista da molti come un ponte tra tradizione sportiva e modernizzazione istituzionale, con particolare attenzione alla mobilità sostenibile, alla sicurezza stradale e al coinvolgimento delle federazioni membri su scala globale.

Perché la sua rielezione è importante per la Formula 1

Avere Mohammed Ben Sulayem alla guida della FIA significa stabilità in uno dei momenti più dinamici e complessi della Formula 1 e del motorsport in generale: dall’evoluzione regolamentare alla sostenibilità, passando per la ridefinizione delle strategie globali delle corse.

La FIA continua così a operare sotto la guida di una figura che combina esperienza sportiva diretta, conoscenza internazionale e visione manageriale, consolidando il proprio ruolo come garante delle competizioni più importanti al mondo.

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