Come è morto Gianni Melidoni? Biografia e vita privata del giornalista sportivo

Il mondo del giornalismo sportivo è in lutto per la scomparsa di Gianni Melidoni, decano della professione e voce storica delle cronache italiane. Nato a Napoli e attivo per oltre quattro decenni, Melidoni ha raccontato calcio, Olimpiadi e grandi eventi sportivi con competenza e passione.

La sua vita è stata segnata dallo sport, dalla famiglia e dalla fede, valori che ha sempre messo prima di tutto. Ma come è morto Gianni Melidoni? Ripercorriamo gli ultimi attimi della sua vita. 

Gianni Melidoni: causa morte

Gianni Melidoni si è spento all’età di 90 anni per cause ancora da accertare. La notizia ha commosso colleghi, amici e appassionati di sport che lo ricordano come una figura autorevole e rispettata.

I funerali si terranno a Santa Chiara, in piazza dei Giuochi Delfici, dove familiari e amici si uniranno per dare l’ultimo saluto a un giornalista che ha dedicato la vita alla sua professione. Un esempio per colleghi e generazioni future, simbolo dell'attaccamento al giornalismo. 

Gianni Melidoni: età e origini

Nato a Napoli, Melidoni aveva 90 anni al momento della morte. Nonostante si sia spostato spesso per lavoro, la città partenopea ha rappresentato un punto di riferimento costante: qui nacquero anche suo padre e suo nonno.

La famiglia ha avuto un ruolo centrale nella vita del giornalista: insieme alla moglie Mariolina ha cresciuto sei figli, affrontando anche la tragedia della perdita prematura di una di loro. La fede lo ha accompagnato fin dall’infanzia, quando un episodio legato a Santa Rita di Cascia gli salvò la vita a soli sei anni. 

Gianni Melidoni: carriera

La carriera di Melidoni è stata ricca di soddisfazioni. Entrato giovanissimo al Messaggero, di cui divenne capo della redazione sportiva e poi vicedirettore, ha seguito undici Olimpiadi e numerosi Europei di calcio.

Tra i momenti più celebri c'è senza dubbio il racconto degli scudetti della Lazio nel 1974 e della Roma nel 1983, vissuti in prima persona. Melidoni è stato anche uno dei volti del Processo di Aldo Biscardi, apprezzato per il suo stile colto e polemico, sempre attento al dettaglio.