Il bello di Harry Potter è che i protagonisti sono cresciuti insieme al loro pubblico. Vederli maturare film dopo film, passando dallo studio dei primi incantesimi fino alle battaglie finali contro Voldemort, è stata un’esperienza che ha accompagnato un’intera generazione, che si riconosce nelle avventure dei maghetti più famosi di Hogwarts.
Non solo Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint sono diventati grandi sul set, ma anche gli spettatori li hanno seguiti, disegnando un vero e proprio percorso verso l’età adulta.
Eppure, pochi si ricordano quanti anni avessero davvero i protagonisti quando tutto è cominciato. Quanti spettatori sanno che la loro età nei libri e quella degli attori nel 2001 non coincidevano affatto?
In “Harry Potter e la pietra filosofale”, il primo capitolo della saga uscito nel 2001, i tre protagonisti frequentano il primo anno a Hogwarts. Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley hanno tutti 11 anni, come è previsto per i nuovi studenti ammessi alla scuola di magia. È l’età in cui il mondo magico si rivela e inizia l’avventura.
Gli attori, però, avevano età leggermente diverse. Daniel Radcliffe (Harry Potter) è nato nel luglio 1989, quindi al momento delle riprese – cominciate nel 2000 – aveva circa 11 anni e mezzo e al debutto del film era già dodicenne.
Emma Watson (Hermione Granger), nata nell’aprile 1990, aveva dieci/undici anni durante le riprese: era la più giovane del trio.
Rupert Grint (Ron Weasley), nato nell’agosto 1988, era il più grande, con dodici/tredici anni.

Immagine presa dal trailer del documentario Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts.
La storia di “Harry Potter e la pietra filosofale” è ambientata nel 1991, quando Harry scopre di essere un mago e riceve la sua lettera per Hogwarts. Nei film, tuttavia, l’atmosfera sembra quasi sospesa nel tempo: niente cellulari, poche auto moderne e un’Inghilterra più vicina agli anni ’80 che al decennio successivo.
Questo effetto è voluto. Nel mondo magico, la tecnologia non è mai diventata parte della quotidianità. Gli studenti scrivono con le penne d’oca e comunicano tramite gufi: il mondo dei maghi è volutamente “indietro nel tempo” rispetto ai babbani. È una scelta estetica e narrativa che rafforza il fascino nostalgico della saga.
Oggi i tre protagonisti sono adulti e con carriere diverse, ma il pubblico li associa ancora a Hogwarts, nonostante la stessa J.K. Rowling li abbia indicati come motivo di frattura con la saga, in seguito alle dichiarazioni degli attori contro le visioni transfobiche dell’autrice dei libri.
Dal 2001 a oggi è passato quasi un quarto di secolo, ma per milioni di fan nel mondo la magia resta la stessa. Quei bambini che una volta entravano a Hogwarts ora sono cresciuti — e con loro, tutti noi che li abbiamo seguiti fin dal binario 9¾.

Da sinistra a destra: Rupert Grint, Emma Watson e Daniel Radcliffe nel trailer del documentario Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts
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