28 Dec, 2025 - 13:50

Come è morto Lorenzo Reina? Biografia e vita privata dell'artista che realizzò il teatro Andromeda

Come è morto Lorenzo Reina? Biografia e vita privata dell'artista che realizzò il teatro Andromeda

Arte, poesia, cultura e un'opera di assoluta grandezza, tutti racchiusi nella mente di un uomo semplice. Lorenzo Reina, pastore-scultore e visionario creatore del “Teatro Andromeda” sui Monti Sicani, è morto a 65 anni nella sua casa di campagna a Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento, dove da decenni aveva dato forma a uno dei teatri a cielo aperto più affascinanti del mondo.

A trovarlo senza vita sono stati i familiari nelle prime ore del mattino del 27 dicembre. L'importanza delle radici contadine, la sperimentazione artistica, la continua ricerca di un mondo spirituale e rurale: questo e molto altro era Lorenzo Reina.

La causa della morte di Lorenzo Reina

Lorenzo Reina è stato trovato morto nella sua casa di campagna, all’interno della proprietà che ospita anche il “Teatro Andromeda”, sul territorio di Santo Stefano Quisquina. A rinvenire il corpo sono stati i familiari, in particolare il figlio Libero, che ha lanciato l’allarme dopo averlo visto privo di vita.

Pare sia morto nelle prime ore del mattino, intorno alle 7, a causa di un malore. Le principali agenzie, come Ansa, riportano “un decesso avvenuto per cause naturali” .

Lorenzo Reina, vita privata: moglie e figli

Nella vita privata Lorenzo Reina era molto riservato, profondamente legato alla famiglia e alla sua comunità di Santo Stefano Quisquina, dove viveva. Era sposato e padre di due figli, Libero e Christian, che lo hanno affiancato nel tempo nelle attività artistiche e culturali legate al “Teatro Andromeda” e al complesso di opere nate attorno alla sua casa di campagna.

La famiglia ha condiviso con lui la scelta di restare ancorata alla propria terra. Quel luogo, importante per la vita quotidiana, si è trasformato così in uno spazio di incontro, sperimentazione e dialogo con visitatori e artisti provenienti da ogni parte del mondo.

Lorenzo Reina, biografia e storia del teatro Andromeda

Nato nel 1960 a Santo Stefano Quisquina, in una famiglia di pastori, Lorenzo Reina cresce tra greggi e altopiani. Già da bambino affianca il padre nel lavoro nei campi e matura il desiderio di studiare e di esprimersi attraverso l’arte. Dopo un primo percorso di formazione, che lo porta anche all’Accademia di Belle Arti, promette al padre in punto di morte di non abbandonare la pastorizia e di tornare ai terreni di famiglia, senza però rinunciare alla scultura, che continua a praticare tra gli animali e le pietre dei Monti Sicani.

È proprio da questo intreccio tra vita rurale e ricerca estetica che riesce a realizzare il “Teatro Andromeda”, all’aperto e interamente in pietra, con 99 sedute disposte secondo il disegno della costellazione di Andromeda, sospeso tra cielo e terra e continuamente adattato nel tempo dall’artista. 

virgolette
Questo teatro è nato progettualmente alla metà degli anni '80. Ero sulla collina dove ora sorge il teatro, insieme alle mie pecore. Vedevo il paesaggio magnifico e ho concepito la possibilità di realizzare nello stesso luogo un teatro che racchiudesse quel luogo dove le pecore si rifugiano per proteggersi dalle intemeperi.

Ha raccontato proprio Reina in video-intervento di Osservatorio delle Arti e Scrittura in Sicilia del 2015 che riportiamo di seguito:

Questa grande opera, costruita nell’arco di decenni sulla sua proprietà, è diventata meta di viaggiatori, artisti e studiosi. È così che Santo Stefano Quisquina è diventato uno dei luoghi simbolo dell’arte contemporanea siciliana.

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