In una lunga intervista con l’Hollywood Reporter, la Johnson ricorda che la notizia di esser stata scelta per il ruolo le fece venire molti dubbi su come la pellicola avrebbe influenzato la sua carriera.Non potevo parlarne con nessuno anche perché nessuno della mia famiglia sapeva della parte, racconta l’attrice. Mi chiedevo continuamente – continua – se fare quella trilogia fosse davvero la cosa che volevo. Avevo un’idea chiara del tipo di carriera e di film che volevo fare, e sapevo che quella pellicola avrebbe cambiato tutto. Decise allora di chiedere un parere alla sua amica e collega Emily Blunt (l’abbiamo vista recentemente in A quiet place e nel suo sequel), che le disse semplicemente: Se pensi che sia giusto, fallo e basta. Fai il film. Fai sempre quello che vuoi fare.
La trilogia inaugurata da Cinquanta sfumature di grigio ha incassato oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, trasformando Dakota Johnson in una vera e propria celebrità.Tuttavia, a giudicare dalla sua carriera, sembra evidente che questo successo non ha per nulla influenzato i suoi piani. Durante e dopo la trilogia, la Johnson ha infatti recitato in film molto diversi tra loro: dall’horror Suspiria di Luca Guadagnino, a 7 sconosciuti a El Royale di Drew Goddard, fino a The lost daughter di Maggie Gyllenhall.Sento di non essere stata ‘incasellata’ in un ruolo preciso a causa del film, conclude la Johnson. Poteva succedere, ma semplicemente non era la direzione che volevo far prendere alla mia vita.Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.
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