Non ti sei un po’ pentito di aver lasciato questa tua immagine ai posteri? No, l’ho creata io
Qui ruota tutto. Perché in Rodman, che piaccia o meno ai tecnici, non vince mai il lato sportivo. Stiamo parlando pur sempre di uno che ha vinto cinque anelli tra Detroit Pistons e Chicago Bulls, ma quando si parla di Rodman non si pensa al trionfo, al successo, bensì ai tanti colori tra i capelli. Resta impressa la faccina sorridente – Smile – sul suo capo. Un marchio indelebile. Voluto, cercato, che ha reso The Worm iconico.Spesso anche un pazzo parla a proposito
Questa frase si potrebbe tranquillamente appiccicare a Dennis Rodman, come uno dei suoi tanti tatuaggi. Una frase detta apposta: Sono io che ho voluto tutto questo. Eccentrico a tal punto da oscurare Michael Jordan, ma solo per qualche istante. Rodman, l’uomo che ha accettato la follia come punto di forza, facendola inchinare ai suoi piedi.Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
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