Coppa Italia cifre e pensieri
Dei quattro quarti di finale di Coppa Italia il distacco più pronunciato è stato quello della prima partita. La valida Olimpia Milano di questi tempi ha rifilato 20 punti di divario alla Dinamo Sassari, superata per 88-68.
12 sono state le lunghezze di differenza, alla sirena finale, tra la Virtus Bologna Campione d’Italia e la volenterosa Happy Casa Brindisi. Le stesse che sono maturate tra Trieste e Tortona in favore della matricola. La squadra neopromossa in Serie A ha vinto su quella giuliana per 94-82.
Brescia ha messo un grande Amedeo Della Valle, costruttore di gioco, con 5 assist, 33 minuti di qualità, e autore di 22 punti. Tra i suoi compagni si sono distribuiti raccolto e gloria, costrutto e risultati individuali, Mitrou-Long, 14, Gabriel, 13, lo statunitense Petrucelli, 9, Cobbins, Eboua e Laquintana, 6 punti ciascuno. Il resto lo ha siglato Burns (2).
Trento ci ha provato fino in fondo: Reynolds 20, Bradford e Caroline 13 per ognuno; Flaccadori 10, Forray, 6, Williams, 5, Saunders, Ladurner, Mezzanotte 2 per ciascuna mano.
Milano senza alcun problema
Buona distribuzione di minuti giocati e punti anche nell’Olimpia Milano vice-campione d’Italia e terza assoluta in Europa, sia la scorsa stagione, che nell’attuale regular season.
Delaney mattatore con 24 punti in 29 minuti in campo, 4 assist e 5 rimbalzi. Bene Daniels, 12, Ricci, 10, Alviti, 9, che prende sempre maggiore consapevolezza nei suoi mezzi. Quindi Hines e Hall, 6 per entrambi, Hines e Rodriguez, 5, Bentil 4.
La Dinamo ha potuto poca cosa, di fronte a 9 giocatori che possono essere titolari dovunque. Logan ne ha segnati 19, Mekowulu 12, Treier 11, Robinson 9, Diop 6, Burnell e Kruslin 4, Stefano Gentile 3.
Tortona che piacevole realtà, nell’anno dell’arrivo in Serie A1
Una delle scene più gustose l’ha vissuto la panchina del Tortona Basket, quando, durante un time-out, l’allenatore capo ha tentato di strigliare Macura, statunitense, che non parla una virgola, di lingua italiana, attraverso lo stretto dialetto avellinese. Il giocatore ha risposto alla grande essendo il miglior giocatore dell’incontro: ha realizzato 23 punti. Tanto di cappello. Lo stesso discorso vale per un grande Daun, 22 punti individuali, in 20 minuti sul parquet pesarese.
Benissimo anche un efficace Sanders, 17, bene Cannon, 11, Mascolo, 9, e costruttivo Filloy, 8 punti e buoni palloni passati dalle sue mani.
Il resto del bottino della matricola terribile, bene in campionato, okay, in Coppa Italia, è completato da Cain, 4, e Severini, 3.
Trieste ha perso di 12 punti e può succedere. Non sono bastati Banks, 21, Campogrande, 15, Konaté e Grazulis, 13 ciascuno, Davis, 7, Mian, 5, Alexander e Delia, 4.
La partita più attesa non ha tradito le aspettative di qualità
Tra le prime giocate, un assist in mezzo a tre avversari, prodotto da Teodosic, già si comprendeva, il livello dello spartito suonato dalla Virtus Bologna. La squadra campionessa tricolore in carica ha mandato a referto Belinelli per ben 23 punti, Jaiteh e Weems per 17 a testa, Hervey, 12, Alibegovic e Teodosic, 8. Mannion ha segnato 3 punti mettendosi a disposizione della squadra in 20 minuti utili a riportarlo ai livelli che competono al rampollo del grande Pace.
Brindisi finché ha potuto, ha combattuto, ma in attacco è andata meglio la Virtus. Che vuole arrivare almeno a giocarsi il trofeo contro chi lo detiene. Milano, appunto. Coppa Italia, chi dice non sia un trofeo importante, sbaglia. O dice una bugia, come accadeva, ogni tanto, nel Calcio.
Il filmato di Olimpia Milano-Dinamo Sassari 88-68
https://www.facebook.com/OlimpiaMilano1936/videos/311715407656504