Le relazioni tra Mosca e l'alleanza militare occidentale sono ulteriormente sotto pressione dopo che la Lituania ha vietato il transito di alcune merci sanzionate dall'UE provenienti dalla Russia alla sua exclave di Kaliningrad. Sarà non diplomatica la risposta della Russia al blocco di Kaliningrad ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova nel suo briefing settimanale.
La Russia ha promesso di vendicarsi per quelle che ha descritto come le "azioni ostili" della Lituania, avvertendo che ci saranno conseguenze "gravi".
Kaliningrad è una piccola exclave russa situata sul Mar Baltico e inserita tra Lituania e Polonia. Ospita circa 487.000 persone e copre un'area di circa 86 miglia quadrate.
Un tempo parte dell'impero tedesco, fu sequestrata dalle truppe sovietiche della Germania nazista nel 1945 e da allora è rimasta nelle mani della Russia, diventando un importante porto marittimo per la Russia, consentendole un facile accesso al Mar Baltico. In effetti, l'oblast (o provincia) di Kaliningrad funge da quartier generale della flotta baltica russa.
L'exclave russa di Kaliningrad, sulle rive del Mar Baltico, è inserita tra i membri della NATO Lituania e Polonia ed è il porto commerciale e di trasporto più strategico della costa baltica.
Il divieto lituano al transito di alcune merci sanzionate dall'UE, annunciato venerdì scorso e attuato sabato, ha provocato il panico a Kaliningrad. Il governatore della regione, Anton Alikhanov, ha insistito sul fatto che la Russia aumenterà il numero di navi mercantili che transitano merci da San Pietroburgo all'exclave nel resto dell'anno.
Non è chiaro come Mosca reagirà alla mossa della Lituania. Lunedì, l'addetto stampa del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha definito la mossa "illegale" e ha affermato che "questa decisione è davvero senza precedenti".
Lunedì il Ministero degli Esteri lituano ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma:
Ha aggiunto:
Ha parlato anche il vice-ministro degli esteri russo Ryabkov al termine del termine di una riunione del Trialogue Club International, cercando di rassicurare sulla volontà che la strada verso la diplomazia persegua una direzione ben precisa, quello di evitare l'utilizzo di armi militari.
Nel frattempo anche gli Stati Uniti si sono esposti sulla questione, il portavoce del dipartimento di Stato USA ha dichiarato.