Trento - Il 15 giugno sono stati arrestati due giovani incensurati, un uomo e una donna, indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. Stavano architettando un attacco in Italia.
Stando alle indagini degli inquirenti, i due giovani, nati in Italia da famiglie di origini kosovare, sostenevano la propaganda jihadista sul web e si erano addestrati per compiere atti violenti progettando un attentato con ordigni esplosivi in nome dell'organizzazione terroristica "Stato Islamico.
Dopo l’attentato, la coppia si sarebbe dovuta recare in Africa per unirsi all'organizzazione terroristica. Nel corso delle indagini, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici - precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi. Il materiale è stato consegnato al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici.
Ora i due indagati sono in stato di fermo e dovranno affrontare un percorso di deradicalizzazione nel quale avrà un ruolo fondamentale la famiglia di origine, perfettamente integrata nel tessuto sociale italiano.
L’Isis, a differenza degli altri gruppi terroristici del passato e presente, sta usando internet come un’arma. Il bersaglio di questa propaganda è una platea più ampia possibile in tutto il mondo. La disseminazione sistematica dei messaggi è cruciale per attrarre più persone possibili nel cyber dominio verso la causa.
Per l’Isis, il dominio cyber è diventato fondamentale. Sia per cercare di mantenere in vita l’ideologia del Califfato sia per sfruttarla come uno strumento operativo e logistico. I cyber jihadisti hanno cominciato a operare su forum e piano piano sono emersi sul web mainstream, di fatto rendendo la jihad popolare e disponibile a tutti. Lo Stato Islamico è migrato anche su app come Telegram, preferendo adottare una sicurezza operativa piuttosto che la massima diffusione e visibilità in rete della propaganda.