È tempo di vacanze nel mondo e l’Italia, dai bei paesaggi marittimi e montuosi e dalle tradizioni culinarie ben note, torna a far colpo. Molti turisti, nonostante la situazione sanitaria e di guerra, torneranno nella bella Penisola. È ciò che emerge dall'indagine commissionata da Enit sull’andamento delle prenotazioni bloccate dalle strutture ricettive. Le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono piuttosto in linea con i livelli pre-pandemia.
Secondo l'Ufficio Studi Enit, rispetto agli altri Paesi, in Italia le prenotazioni stanno continuando a giungere, a differenza anche dello scorso anno che avevano subito una sorta di ‘alt’.
Rispetto a giugno 2021 infatti, c’è stato un aumento della richiesta pari a 324% e del 222% rispetto al mese di luglio.
Anche il traffico aereo europeo ha risentito della crescita di prenotazioni, da metà marzo ad inizio maggio. L'allentamento delle restrizioni di viaggio e l’apertura di molti confini europei ed extraeuropei sta contribuendo alla normalizzazione dei viaggi. Basti pensare infatti che 36 Paesi hanno revocato tutte le restrizioni di viaggio relative al COVID 19 a partire dal 13 maggio 2022. Diversamente da ciò che si può pensare, la guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni in B&B, alberghi o case vacanze. Nel 90% dei casi, i viaggiatori attraverso contatto telefonico diretto o siti web hanno confermato la loro permanenza sul suolo italiano.
Si tratta soprattutto di coppie e famiglie seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi.
Meno della metà delle strutture intervistate, circa il 40%, dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business. Secondo gli operatori intervistati, l'impatto maggiore delle tensioni internazionali si riflette e si rifletterà sull' aumento dei costi dell’energia e del gas che incidono sulla gestione della struttura.