Sono stati sequestrati quasi 800 milioni di euro a 143 le persone fisiche e giuridiche residenti per la maggior parte tra Napoli e Caserta. I soldi in questione riguardavano crediti derivanti da bonus edilizi e di locazione. La maxi frode è stata scoperta grazie all’inchiesta della Guardia di Finanza di Napoli partita da una analisi dei dati relativi a crediti per lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per canoni di locazione, previsti dal dl 34/2020, il cosiddetto 'decreto rilancio'.
Le fiamme gialle, tra i finti titolari di crediti, hanno individuato anche soggetti più volte segnalati per esercizio abusivo dell'attività di parcheggiatore, o per essere risultati privi di partita Iva, per aver svolto attività d'impresa per un solo giorno o, ancora, per essere risultati impegnati in settori economici differenti da quello edilizio e persino per contiguità con la camorra, sia napoletana che casertana. Uno dei responsabili era detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Hanno spiegato dalla procura di Napoli Nord.
La Guardia di Finanzia ha inoltre accertato che oltre il 70% delle persone coinvolte nella maxi frode risultava percettore o comunque richiedente il reddito di cittadinanza.
La somma sequestrata comprende i crediti ceduti a Poste Italiane spa ai fini della loro negoziazione e la quantificazione è ancora in corso.
Ha scritto la procuratrice Maria Antonietta Troncone.