Tetsuya Yamagami, un disoccupato di 41 anni, è stato identificato dalla polizia come il sospetto che si è avvicinato ad Abe Shinzo ed ha aperto il fuoco durante un discorso elettorale venerdì, un attacco che è stato catturato in video e ha scioccato una nazione in cui la violenza armata è rara. Yamagami credeva che il premier giapponese avesse promosso un gruppo religioso a cui sua madre aveva fatto una "grande donazione". Il killer ha detto inoltre alla polizia che sua madre è caduta in disgrazia proprio a causa di questa donazione.
Tomihiro Tanaka, presidente della filiale giapponese della Federazione delle famiglie per la pace e l'unificazione nel mondo, nota come Chiesa dell'Unificazione, ha detto ai giornalisti durante un briefing a Tokyo che la madre di Yamagami era un membro della chiesa. Ma non ha dato il suo nome. Tanaka ha rifiutato di commentare le sue donazioni, citando le indagini di polizia in corso.
Tuttavia, né Abe né l'uomo arrestato per la sua sparatoria erano membri della chiesa. Abe non era nemmeno un consigliere della chiesa, ha detto Tanaka, aggiungendo che la chiesa avrebbe collaborato con la polizia alle indagini se gli fosse stato chiesto di farlo.
Il premier Giappone è apparso solo una volta ad un evento ospitato da un'organizzazione affiliata alla chiesa lo scorso settembre, dove ha pronunciato un discorso elogiando il lavoro dell'affiliato per la pace nella penisola coreana.
La madre di Yamagami si è unita alla chiesa per la prima volta intorno al 1998, ma ha smesso di frequentarla nel periodo compreso tra il 2009 e il 2017, ha detto Tanaka. Circa due o tre anni fa ha ristabilito la comunicazione con i membri della chiesa e nell'ultimo semestre circa ha partecipato agli eventi della chiesa con una frequenza di circa una volta al mese.
La Chiesa dell'Unificazione è stata fondata in Corea del Sud nel 1954 da Sun Myung Moon, un messia autodichiarato e stridente anticomunista. Ha guadagnato l'attenzione dei media globali per i suoi matrimoni di massa in cui sposa migliaia di coppie alla volta.
Moon, che parlava correntemente il giapponese, lanciò una campagna politica anticomunista in Giappone dalla fine degli anni '60 e costruì relazioni con i politici giapponesi.