In una lunga intervista a Vanity Fair Jason Priestley, in vacanza in Italia con la sua famiglia, ha parlato di Beverly Hills 90210, iconica serie tv anni Novanta che a un certo punto l'attore dichiara di essersi sentito obbligato a lasciare.
Trasmessa per la prima volta in tv tra gli anni Novanta e Duemila, Beverly Hills 90210 ha intrattenuto intere generazioni.
Il numero nel titolo fa riferimento al codice postale della città protagonista della serie, Beverly Hills, nella contea di Los Angeles, dove i gemelli Brandon e Brenda, interpretati da Jason Priestley e Shannen Doherty, si trasferiscono con la famiglia, trovandosi catapultati in un mondo del tutto nuovo rispetto a quello da cui arrivano. Qui i due giovani frequentano una nuova scuola e stringono nuove amicizie, inserendosi ben presto nella high society, di cui si descrivono le caratteristiche e i problemi.
La serie, di 10 stagioni, ha rappresentato il primo vero e proprio teen drama della storia televisiva, a cui si deve la successiva produzione di serie come Dawson's Creek, Buffy l'ammazzavampiri, The O.C., One Tree Hill e Gossip Girl, tutte impresse nell'immaginario collettivo.
Lo ha confessato in una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair durante le sue vacanze italiane, Jason Priestley, il motivo per cui avrebbe lasciato la serie. Inizia a parlarne quando l'intervistatrice, Alessandra De Tommasi, gli chiede: "Si considera un nostalgico?", al che l'attore confessa di non aver conservato nessun oggetto di scena del set di Beverly Hills.
Parte da qui il discorso, che prosegue sull'episodio preferito di Priestley, che nella serie veste i panni di Brandon Walsh.
Ma non sono solo ricordi positivi, quelli che legano l'attore e regista all'iconica serie anni Novanta, perché a un certo punto ha deciso di abbandondare la produzione, confessando solo ora i motivi.
Dichiara di averlo rinnegato, in parte, il progetto di Beverly Hills, ma solo per proteggersi, pur non potendo dimenticare ciò che ha rappresentato per la sua carriera.
Non vale lo stesso per il remake, giudicato un vero e proprio flop: