L'inquinamento acustico rischia di diventare un grosso problema per tutti gli animali marini. Nell'oceano, infatti, la luce penetra solo fino a poche centinaia di metri sott'acqua e di conseguenza il suono diventa fondamentale per gli animali. Purtroppo, come succede spesso, l'uomo ha ignorato tale importante elemento.
Se da un lato i delfini subiscono le conseguenze dei disastri ambientali, vi sono altri animali nelle profondità oceaniche che vivono dei problemi altrettanto gravi a causa nostra. Nonostante nel secolo scorso vigesse la convinzione che l'oceano fosse un mondo silenzioso, oggi la situazione appare decisamente diversa. Le profondità degli oceani sono divenute difatti rumorose a causa del rombo dei motori delle navi, dei sonar militari o dalle esplosioni utilizzate per localizzare i giacimenti di petrolio e gas. Si tratta di una situazione catastrofica per gli abitanti marini, molti dei quali come ad esempio le balene, si sono isolati dai loro compagni e in alcuni casi, l'inquinamento acustico ha causato anche la perdita permanente dell'udito.
Inoltre il dott. André e i suoi collaboratori, ritengono che l'inquinamento acustico abbia anche portato a maggiori collisioni tra navi e balene. Dal 2007 la Commissione Baleniera Internazionale ha registrato almeno 1.200 collisioni tra navi e balene a livello globale. È necessario quindi utilizzare in modo efficace la tecnologia atta a rilevare la presenza di balene o altri animali, evitando o quantomeno limitando il più possibile queste collisioni. Il dott. André e il suo team del Laboratorio di Bioacustica Applicata di Barcellona, hanno realizzato un software definito Listen to the Deep Ocean Environment (LIDO), che avrà il compito di monitorare le sorgenti acustiche in tempo reale, utilizzando anche l'intelligenza artificiale per meglio identificarle.
Il software LIDO sarà in grado di rilevare le balene entro un raggio di almeno 10 km, inviando automaticamente un avviso alla marina cilena, che a sua volta invierà un messaggio alle navi vicine al fine di spingerle a modificare rotta o a ridurre drasticamente la velocità.