Qatar 2022, la Danimarca e proteste. Manca sempre di meno ai mondiali in Qatar e ancora molte sono le proteste e i malcontenti generali. Proprio ieri, nella presentazione delle maglie ufficiali della Danimarca, la sponsor ufficiale ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro: la nazionale scenderà in campo ai Mondiali 2022 con una maglia di protesta per i diritti umani senza scritte e senza logo. L’annuncio del marchio: Sosterremo la nazionale fino in fondo, ma non vogliamo essere associati all’evento.
La nazionale danese alza la voce. Ai Mondiali di calcio in Qatar si presenterà con una maglia diversa dalle solite pensata per criticare la situazione dei diritti umani nel paese. Le tre divise realizzate da Hummel, sponsor tecnico della Danimarca sono molto semplici: la prima e la seconda sono tinte di rosso, la terza è bianca, con il logo e gli altri dettagli molto attenuati. Il messaggio è semplice «Non vogliamo essere visibili durante un torneo che a migliaia di persone è costato la vita», ha riportato l’azienda danese in riferimento alle migliaia di operai morti per costruire stadi e infrastrutture dei Mondiali. «Sosteniamo la nostra nazionale in ogni modo, ma questo non vuol dire sostenere il Qatar come paese ospitante. Il messaggio è quindi duplice. Sono sì ispirate a Euro 92, e rendono omaggio al più grande successo calcistico della Danimarca, ma sono anche una protesta contro il Qatar e la sua situazione dei diritti umani.
Lo sport deve unire le persone, renderle spensierate e libere ma quando ciò non avviene il mondo deve reagire, non può e non deve rimanere inerme a guardare. Il set di divise comprende anche un nuovo kit completamente nero, indicato come "il colore del lutto". Secondo le norme vigenti della FIFA sono vietate le dichiarazioni politiche sulle maglie della Coppa del Mondo. Ma i kit danesi secondo quanto si apprende dovrebbero essere conformi a tali regole, in quanto non contano parole o simboli rappresentanti una protesta esplicita.