Accadde oggi, 6 ottobre 1981: Egitto, ucciso il presidente Sadat. Muḥammad Anwar al Sadat, nato a Mit Abu al-Kum il 25 dicembre 1918, fu assassinato a Il Cairo 41 anni fa. Sadat è stato un politico e militare egiziano, terzo presidente della Repubblica egiziana dal 1970.
Sadat fu tra i protagonisti della rivoluzione egiziana del 1952; quella che portò all'abbattimento della centenaria monarchia alawita per l'instaurazione di un ordinamento statale repubblicano. Membro del Consiglio del Comando della Rivoluzione e vicepresidente della Repubblica, Sadat divenne presidente dopo l'improvvisa morte del suo predecessore Nasser.
Sadat ricevette il premio Nobel per la pace nel 1978, ex aequo con il primo ministro israeliano Menachem Begin, in virtù dei suoi sforzi nel processo di pace arabo-israeliano che aveva portato agli storici accordi di Camp David; un fatto però che costò all'Egitto la propria posizione in seno al mondo arabo.
Il 6 ottobre del 1981, Sadat fu assassinato da Khalid al-Islambuli, esponente di un'organizzazione terroristica riconducibile alla Jihad islamica egiziana, che intendeva punirlo per la pace stipulata con Israele. L'attacco avvenne durante una parata militare a Il Cairo in occasione della commemorazione per l'inizio della guerra del Kippur.
Durante la parata, l'attentatore balzò fuori da un camion militare con altri tre camerati e corse in direzione del palco dove si trovava il Presidente, per poi saltare sulla piattaforma e scaricare l'intero caricatore del suo fucile sul corpo di Sadat al grido: "Ho ucciso il Faraone". Fu catturato, processato e giustiziato nel 1982 con gli altri suoi complici. A Sadat succedette il vicepresidente, Hosni Mubarak che restò al potere fino alla "Primavera Araba" del 2010.
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