Giorni di tensione a Genova a causa della manifestazione organizzata a sostegno di Ansaldo Energia per protestare contro il futuro incerto dell'azienda. Notevoli i disagi per la circolazione nel capoluogo ligure e furente la protesta del governatore regionale Giovanni Toti.
Ansaldo Energia, controllata dal Governo tramite Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), ha registrato perdite per 442 milioni di euro e attende di capire la sua collocazione strategica (e la probabile ricapitalizzazione) in un settore, quale appunto quello dell'energia, piuttosto centrale nel panorama economico attuale.
Secondo giorno della nuova protesta da parte dei lavoratori dell'Ansaldo Energia, i quali hanno bloccato totalmente le operazioni in ingresso all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Ieri il corteo, composto da circa mille persone (2.300 gli addetti totali), aveva invece mandato in tilt l'ingresso al casello di Genova Ovest, il quartiere di Cornigliano e la Sopraelevata.
Purtroppo non sono mancati gli scontri con la polizia nel momento in cui alcuni operai hanno sfondato il cordone di sicurezza allestito davanti all'ingresso dall'aeroporto: il bollettino medico parla di tre agenti feriti e dieci manifestanti contusi.
Questa mattina si è tenuto l'incontro con i rappresentanti sindacali nel palazzo di Regione Liguria. Il governatore Giovanni Toti è stato duramente contestati con cori e offese, mentre alla protesta aderivano anche diversi operatori di Fincantieri.
Secondo quanto riportato da Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, c'è totale assenza di certezze per il futuro. Ieri Cdp ha inviato una lettera in merito alla procedura di ricapitalizzazione, che però non soddisfa le parti sociali.
In una nota congiunta, il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore ligure Giovanni Toti hanno condannato l'operato dei lavoratori dell'Ansaldo Energia. Non è piaciuto alle istituzioni l'atteggiamento di violenza avuto davanti all'aeroporto cittadino e soprattutto la tempistica non conciliante con il tavolo di questa mattina tenutosi insieme ai sindacati. Al momento nessuna inchiesta verrà aperta per i disordini che hanno bloccato il capoluogo.
La CGIL si è espressa con un duro comunicato dove denuncia il comportamento di un'azienda che "dovrebbe essere strategica" per il nostro paese ma che "in realtà non offre prospettive ai suoi lavoratori e alla città".