Gli animalisti occupano il ristorante di Gordon Ramsay: "Questo posto è l'esempio perfetto delle disuguaglianze che affliggono il Regno Unito".
Gli attivisti climatici di Animal Rebellion hanno occupato il celebre ristorante di Londra con tre stelle Michelin di Gordon Ramsay, sostenendo che quest'ultimo realizzi dei "profitti colossali sulla pelle degli animali, dei lavoratori e del nostro clima".
La proposta è quella di educare e di spingere il nostro sistema alimentare verso una produzione a base vegetale.
Nello stesso momento in cui a Sharm el-Sheikh si stava tenendo la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, ovvero la Cop27, a Chelsea, un quartiere di Londra, gli attivisti climatici di Animal Rebellion sono entrati all'interno del ristorante di Gordon Ramsay si sono seduti ai tavoli per chiedere lo stop al consumo di carne.
Gli attivisti climatici di Animal Rebellion, intorno alle 18 di ieri, sono entrati all'interno del Restaurant Gordon Ramsay, fingendosi dei normali clienti e vestiti in maniera eleganti, e si sono seduti ai tavoli del ristorante britannico con tre stelle Michelin.
Dopo poco tempo gli animalisti hanno tirato fuori dei menù falsi che sono stati stampati da loro stessi, in cui venivano proposti i piatti realizzati dallo chef, ma, invece dei prezzi reali, sono stati descritti i costi ambientali dei prodotti che venivano serviti ai clienti.
La protesta riguarda la volontà di interrompere il consumo di carne e di non tollerare più le disuguaglianze economiche presenti nel Regno Unito.
Ecco quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate da Lucia Alexander, infermiera di 39 anni e attivista climatica di Animal Rebellion, riguardo il ristorante di Gordon Ramsay:
Dopodiché, sul posto è intervenuta intorno alle ore 18:30 la Polizia Metropolitana, la quale ha provveduto a chiudere il ristorante.
Gli attivisti climatici di Animal Rebellion hanno poi pubblicato sui social network quali fossero le loro intenzioni e gli obiettivi che vogliono raggiungere:
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