Arrivano nuovi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina. In queste giornate all'insegna di attacchi missilistici operati dalla Russia in gran parte del territorio ucraino, un razzo è caduto sul territorio moldavo, proprio a ridosso del confine con l'Ucraina. È quanto riferito da fonti del ministero dell'Interno, citate dall'agenzia russa Ria Novosti. Il razzo è stato ritrovato dalle guardie di frontiera nel territorio a nord della Moldavia, vicino Briceni. Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un S-300 di difesa aerea, in dotazione all'esercito ucraino, e sarebbe stato utilizzato per intercettare i missili da crociera lanciati dalla Russia.
Prosegue dunque il raid russo sulle città ucraine. Una pioggia di razzi ha colpito alcuni edifici residenziali a Novosofiivka: il bilancio è di due vittime e di altre due persone ferite. Lo riferisce al Kyiv Independent Oleksandr Starukh, governatore della regione di Zaporizhzhia. Le esplosioni hanno colpito anche il territorio ad ovest e nel sud del Paese, secondo alcuni media locali: interessate in particolare le oblast di Leopoli, Ternopil, Khmelnytskyi e Kryvyy Rih. Nella città di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, una donna è morta per via di un attacco missilistico russo, mentre ad Alchevsk, nell'oblast di Luhansk, nove civili sono stati uccisi in seguito a raid condotti da forze armate ucraine sulla città.
Un vero e proprio attacco su più fronti, quello lanciato dalla Russia su diverse località dell'Ucraina, allo scopo di "travolgere la difesa aerea ucraina in preparazione di ulteriori attacchi su infrastrutture critiche nella giornata", come sottolineato dal portavoce delle forze aeree di Kiev Yurii Ihnat.
A seguito dei ripetuti attacchi da Mosca, nella maggior parte delle regioni dell'Ucraina, Kiev inclusa, è scattato l'allarme aereo. Lo riporta la Ukrainska Pravda, citando i bilanci di varie autorità locali. Vitaly Maletsky, sindaco di Kremenchug, ha confermato che gli attacchi al territorio sarebbero rivolti alle strutture energetiche.
L'allarme è arrivato anche da Moldelectrica, società di distribuzione dell'energia elettrica moldava, che ha parlato di un'interruzione delle forniture dall'Ucraina, dove diverse città sono da ore senza acqua e luce. La società ha avvertito la popolazione che nelle prossime ore sono possibili interruzioni di corrente in tutto il Paese. Il sito Newsmaker ricorda che la Moldova è già rimasta "due volte senza elettricità a causa dei bombardamenti russi delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina".
Nel frattempo, Volodymyr Zelensky ha annunciato negli ultimi minuti che la difesa antiaerea ucraina ha abbattuto "la maggior parte" dei missili lanciati oggi, lunedì 5 dicembre, dai russi.
Solo domenica 4 dicembre, ultimo giorno del conflitto, la Russia avrebbe perso 540 uomini. Sale così a 91.690 il bilancio delle vittime tra le fila russe dal 24 febbraio scorso, giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina. Lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo bollettino quotidiano.
Secondo le fonti ucraine, in aggiunta ai 91.690 uomini, le forze russe hanno perso finora 2.924 carri armati, 5.900 mezzi corazzati, 1.914 sistemi d'artiglieria, 395 lanciarazzi multipli, 211 sistemi di difesa antiaerea, oltre che 281 aerei, 264 elicotteri, 4.497 autoveicoli, 16 unità navali e 1.582 droni.