Nuovi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina, quando si è giunti al giorno 286 del conflitto. Ancora un attacco con droni e missili, durante la notte, da parte dell'esercito russo nel distretto di Zaporizhzhia, a sud del Paese, in quello che è ormai diventato uno dei bersagli preferiti degli ultimi giorni.
Secondo quanto rivelato su Telegram dal capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, alcune abitazioni private sono state distrutte dai bombardamenti. Tre persone sono rimaste ferite: tra loro una ragazza di 15 anni. Lo riporta il sito Ukrinform.
Martedì 6 dicembre, giorno in cui nel Paese occupato si festeggiava la Giornata delle Forze Armate, droni kamikaze impiegati dalle forze russe hanno attaccato la regione di Dnipropetrovsk, a est dell'Ucraina. Lo ha reso noto Mykola Lukashuk, capo del Consiglio regionale di Dnipropetrovsk, su Telegram, secondo quanto riferito da Ukrinform.
Le sirene dei raid aerei continuano a risuonare nella regione. Sirene d'allarme che si sono fatte sentire nella serata di ieri anche in un aeroporto militare della città russa di Engels, base già attaccata da droni di Kiev nei giorni scorsi, situata nella regione di Saratov, a centinaia di chilometri dall'Ucraina. Lo hanno dichiarato le autorità locali, citate dall'agenzia Tass. Il primo vicecapo distrettuale Yevgeny Shpolsky ha tranquillizzato sull'assenza di "alcuna minaccia per le infrastrutture civili".
A sorpresa, in occasione della Giornata delle Forze Armate, Volodymyr Zelensky ha visitato il Donbass, recandosi vicino alla linea del fronte, a pochi chilometri dal principale campo di battaglia della regione. Il capo di Stato ucraino ha salutato "dal profondo del cuore" i militari del suo Paese, dicendosi fiducioso per il futuro.
Se Zelensky si è recato ancora una volta in visita ai soldati nei pressi delle aree dei combattimenti, non si può dire lo stesso di Vladimir Putin. Il presidente russo non è mai andato di persona nelle zone occupate dopo l'invasione del 24 febbraio. Dal Cremlino fanno però sapere che Putin andrà nel Donbass "a tempo debito".
Nel frattempo, 800 milioni di dollari sono in arrivo per foraggiare la difesa ucraina. È l'ultimo pacchetto votato dai parlamentari statunitensi, che puntano a sostenere militarmente anche Taiwan nei prossimi anni.
Tuttavia, dagli Usa ribadiscono di non aver "né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all'interno della Russia". È quanto sottolinea il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ricorda come da Washington vogliano soltanto assicurarsi che le forze di Kiev "abbiano nelle loro mani le attrezzature di cui hanno bisogno per difendersi, il loro territorio e la loro libertà".
Gli Stati Uniti hanno ripetuto dunque che "vogliono la pace" in Ucraina e "non una pausa nel conflitto", perché "una pausa rischia di dare a Vladimir Putin la possibilità di fare rifornimenti di uomini e di armi".