L'adolescente, identificata come Masoomeh, proveniva da un quartiere povero di Teheran e si era tolta il velo a scuola come gesto di solidarietà per le proteste in Iran. Le telecamere della scuola hanno subito identificato la 14enne, la quale è stata arrestata. La ragazza è stata poi portata in un ospedale, dove i medici hanno riscontrato profonde lacerazioni vaginali. La ragazza purtroppo non ce l’ha fatta a e la madre, che voleva denunciare sia lo stupro e che la morte della figlia, è scomparsa. A parlare dell’accaduto è stato il direttore della ong, con sede a New York, Center for Human Rights in Iran.
La storia di questa giovane ricorda molto quella di Mahsa Amini, la donna che era stata arrestata a Teheran per una presunta violazione del codice di abbigliamento femminile della repubblica islamica. Le proteste in onore della sua morte si sono estese a più di 140 città e paesi. I rapporti indicano che almeno 700 persone sono morte a causa della repressione del governo, tra cui dozzine di bambini.
Altre 18.200 persone sono state arrestate dalle autorità. L'ultimo in ordine di tempo è l'arresto dell'avvocato delle giornaliste Nilufar Hamedi e Elaheh Mohammadi a loro volta agli arresti, con l'accusa, tra l'altro, di propaganda contro il sistema dopo la pubblicazione di reportage e foto sulla morte di Mahsa.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio alla conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, ha condannato i crimini commessi dalle autorità iraniane: