Vladimir Putin commenta le ultime notizie inerenti alla guerra in Ucraina, in particolare sui presunti negoziati (in 10 punti) che circolano dopo la visita del presidente ucraino al suo omologo statunitense, che ha promesso nuovi aiuti:
Le dichiarazioni del leader di Mosca proseguono e si rivolgono poi a quanti, in territorio russo, "non si comportano come veri patrioti". Nelle ultime settimane infatti in tutta la Russia erano circolati video e manifesti voluti fortemente dal Cremlino per incentivare i giovani uomini ad arruolarsi nell'esercito. Si faceva appello al benessere economico che sarebbe derivato da questa scelta ma anche e soprattutto alla necessità di dimostrarsi veri patrioti e, di conseguenza veri uomini. Sul tema è tornato in questa recente intervista, minimizzando il bisogno di nuove reclute per l'esercito e dichiarandosi convinto che la stragrande maggioranza dei russi si dimostri disponibile a giocarsi tutto pur di difendere la propria patria:
A stretto giro è arrivata la risposta da parte delle autorità ucraine che hanno invece negato di aver rifiutato una possibile trattativa. Queste le parole di Mikhaylo Podoloyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky:
Il presidente del Cremlino si è poi soffermato sulla notizia riguardante il sistema di difesa aerea, Patriot, che gli Stati Uniti del presidente Joe Biden daranno all'Ucraina per migliorare le proprie difese. Queste la dichiarazioni in merito, rispondendo a precisa domanda di un giornalista del canale Rossiya-1:
Intanto in Ucraina i bombardamenti non accennano a diminuire ed il bilancio dei civili rimasti uccisi a Kherson è in aumento. Nella regione si contano inoltre altre tre vittime rimaste uccise mentre erano al lavoro per sminare il distretto di Berislav: proprio una mina nemica è stata la causa del decesso, che ormai si trovano disseminate in tutta l'area. Le autorità rinnovano costantemente l'invito a spostarsi dalle zone vicine al fiume Dnipro: Kherson è stata liberata l'11 novembre scorso ma l'area oltre il fiume è ancora di occupazione russa e rimane saldamente nelle mani dell'esercito di Putin. Giorno di guerra anche a Natale.