Il presidente della federcalcio francese Noel Le Graët paga caro le dichiarazioni rilasciate su Zidane nei giorni scorsi. Il numero uno del calcio in Francia è stato sospeso temporaneamente dal comitato esecutivo federale che questa mattina si è riunito d’urgenza su sollecitazione di un’opinione pubblica francese e internazionale che non ha digerito le esternazioni su un campione come Zizou.
Il vaso di Pandora è stato scoperchiato dopo le dichiarazioni di Le Graët su Zinedine Zidane pronunciate lo scorso 9 gennaio per commentare la conferma di Didier Deschamps alla guida della Francia almeno fino al 2026 ai microfoni di RMC Sport. "Se mi ha chiamato? Certo che no, non gli avrei nemmeno risposto al telefono. Se volete organizzate una trasmissione in modo che trovi un club o una Nazionale. So benissimo che Zidane era sempre all'erta, non dobbiamo raccontare una storia. Aveva tanti sostenitori, alcuni aspettavano che Deschamps fosse esonerato, ma chi può seriamente rimproverare qualcosa a Deschamps?". Se l’attuale selezionatore francese può non essere discusso visto che ha raggiunto due finali mondiali trionfando a Mosca nel 2018, rivedibile l’uscita su Zidane sul quale poi aggiunge quando gli viene chiesto del Brasile come possibile destinazione: Non mi interessa, può andare dove vuole! ".
A spiegare la decisione di autosospensione temporanea è stato Eric Borghini, membro del Comex della Federcalcio francese (FFF): "È stata una sua iniziativa. Abbiamo avuto un confronto franco, un po' come in una famiglia. Ha compreso che lo status quo era impossibile da mantenere visto il tumulto generale. Se il verbale dell’audit scagionerà completamente il presidente, vorrei che qualcuno mi spiegasse perché dovrebbe essere costretto a dimettersi. Se ha commesso atti che, a livello penale, disciplinare o etico, sono riprovevoli, lo dirà il verbale. Poi Noel Le Graët si è scusato con noi per le dichiarazioni su Zinedine Zidane: è consapevole di ciò che Zidane rappresenta per il calcio francese e mondiale. Ha ammesso di aver commesso un errore di comunicazione. Ha inviato una lettera a Zinedine chiedendogli un incontro. Si è scusato con lui e con noi".
Un tentativo per arginare le polemiche almeno fino alla pubblicazione dell'audit commissionato dal ministero dello Sport per far luce sulle accuse di molestie sessuali e su altre situazioni interne alla FFF. La strada intrapresa è quella di un cambio al vertice dei quadri dirigenziali del calcio transalpino alla luce delle grandi pressioni che politica ed organi di stampa hanno
manifestato negli ultimi giorni. Nel frattempo è stato nominato la federcalcio francese è stata affidata con un incarico ad interim al vicepresidente, Philippe Diallo.
Immediate le reazioni a partire dalla nuova stella del calcio transalpino Mbappé che ha twittato: Zidane è la Francia, non si manca di rispetto in questo modo ad una leggenda. Ha difesa del suo capitano in campo anche Frank Ribery: Dovremo prendere in considerazione una consulenza rapida di Zizou. Si è invece affidato ad un comunicato ufficiale il Real Madrid: Ci rammarichiamo per queste infelici dichiarazioni e chiediamo una rettifica immediata. Del mondo politico è arrivato il commento della ministra dello sport in carica, Amelie Oudea Castera che con il presidente della federcalcio francese più volte ha avuto degli attriti a causa dei vari scandali che vedono coinvolto Le Graët tra le accuse di abusi sessuali ai conflitti dirigenziali intestini: Una mancanza di rispetto vergognosa che richiede scuse immediate.
Sulla questione è arrivato anche l'atteso commento dell'attuale ct dei Bleus, Didier Deschamps che in un evento a Nizza
ha subito spiegato: "Vorrei spendere qualche parola sulle dichiarazioni del mio presidente. I suoi commenti sono stati inappropriati, penso sia una cosa molto positiva che si sia scusato con Zidane. La situazione ha portato a mettermi in contrapposizione con lui, posso però assicurarvi che ho e avrò sempre molto rispetto per lui anche per ciò che abbiamo vissuto e
condiviso insieme".
"La Federcalcio francese merita un presidente all'altezza", ha detto il portavoce del governo, Olivier Véran, parlando al termine del Consiglio dei ministri. Anche Vincent Labrune, presidente della Lega calcio francese, era presente all'incontro e ha dichiarato: "Per quanto mi riguarda, mantenere lo status quo non è un'opzione. Spero che i miei compagni siano consapevoli dei problemi del nostro calcio"
Il capo del calcio d’oltralpe è dovuto tornare indietro sulle sue parole riconoscendo alla Afp che le sue "osservazioni goffe hanno creato un malinteso" e che desidera presentare le sue scuse personali a Zidane. "Vorrei scusarmi per queste affermazioni che non rispecchiano assolutamente il mio pensiero, né la mia considerazione per il giocatore che era e l'allenatore che è diventato".
Il regno di Le Graët è quindi destinato a concludersi dopo quasi dodici anni di presidenza. Entrò nella Federcalcio francese nel 2005 con la nomina di vicepresidente delegato agli affari economici. Il 18 giugno 2011 venne eletto presidente federale con il 54,39% dei voti, carica confermata il 15 dicembre 2012 con l'83,07% a cui seguì un terzo mandato consecutivo il 18 marzo 2017 che sarebbe scaduto fra pochi mesi.