Una lettera di Nicola alla Salernitana da il via alla seconda esperienza, o meglio al ritorno, del tecnico piemontese sulla panchina dei campani. Tramite un post sul suo profilo Instagram l'allenatore ha voluto spiegare quanto successo negli ultimi giorni, caratterizzati dall'esonero e dal richiamo, ufficializzato proprio da Nicola stesso, nel ruolo occupato.
La lettera di Nicola alla Salernitana
L'inizio della lettera è riferito, ovviamente, all'immediato post Atalanta-Salernitana, nel quale il presidente Iervolino ha comunicato a Nicola la decisione di esonerare il tecnico, il quale ha immediatamente ammesso le sue colpe.
Vi racconto la verità. Nella giornata di ieri ho ricevuto una telefonata dal presidente Iervolino che con i suoi modi, sempre amabili e gentili, mi ha spiegato le ragioni della sua decisione che ha preso con amarezza ma che doveva segnare la discontinuità dopo la bruttissima partita a Bergamo contro l’Atalanta. Ho fatto subito mea culpa, assumendomi tutte le responsabilità di una prestazione non adeguata e della conseguente pesante sconfitta. Perché credo in questa quadra così come negli uomini che la compongono, così come credo nella grande Società che ha alle spalle.
Parole che, di fatto, eliminano qualsiasi dubbio sui possibili disguidi tra allenatore e presidente, come si era immediatamente detto dopo l'esonero. Ma non solo, alla base del mea culpa di Nicola c'è il pensiero comune di un gruppo, così come la società stessa, forte e coeso.
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Subito dopo, però, l'attenzione è stata riportata sulla scelta di richiamare il tecnico, con la richiesta arrivata proprio da Davide Nicola. La fiducia nel progetto portato avanti dal presidente e la voglia di riscattarsi dopo un inizio di 2023 che ha fatto storcere la bocca a più di qualche tifoso, hanno portato l'allenatore a chiedere di riavere il posto, senza far prendere il suo posto a qualcun altro.
Ho chiesto con tutte le mie forze al Presidente di rivedere il provvedimento di esonero, sapendo di toccare le corde di un animo umano che ha profonda sensibilità per capire e vuole fortemente costruire un calcio diverso. Perché amo Salerno e credo ciecamente in questo progetto. ‘Storie di uomini che fanno grandi cose’: così ci ha sempre detto il Presidente, che - come ho sempre riconosciuto - è stato il principale artefice della salvezza della passata stagione. È lui ad averci inculcato passione, personalità e ferocia nel raggiungere cose impossibili. È lui che crede fortemente che quando gli uomini tirano tutti verso la stessa direzione sono capaci di cose straordinarie. E io di cose straordinarie già gliene ho viste realizzare tante. Dalla sua prodigiosa impresa nel mondo della formazione, ai suoi sorprendenti progetti nel campo dell’editoria fino agli stravolgimenti in pochi mesi anche del mondo calcio. Questi sono gli uomini a cui non voglio rinunciare, ringrazio il Presidente di avermi chiamato, questa è la dimostrazione che il calcio nuovo è un calcio di passione e di cuore e per questo VOGLIO ripagare la sua fiducia con tutte le mie forze e con tutta la passione che ho. Con la direzione sportiva guidata da Morgan De Sanctis, che ringrazio per la mediazione senza la quale questa operazione non sarebbe stata possibile, ci aspettano settimane di lavoro durissimo e di confronto continuo per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Ora ripartiamo insieme, TUTTI, e raccontiamo un’altra straordinaria storia di calcio, restituendo alla tifoseria granata la stessa passione e lo stesso senso di appartenenza che ci dimostra incondizionatamente. Questa è Salerno, questa è la Salernitana: molto più di una squadra di calcio.
Insomma, una situazione che, stando alle parole di Nicola riportate nella lettera alla Salernitana, fanno ben sperare per un'altra salvezza come avvenuto nella scorsa stagione.