Ritrovato un ordigno bellico di notevoli dimensioni ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, all'interno di un cantiere edile in via Opi nella zona del Cupello.
Il 26 Febbraio prossimo mezza città di Avezzano dovrà essere evacuata per consentire il prelievo e il successivo disinnesco di una bomba della seconda guerra mondiale trovata nei giorni scorsi durante gli scavi di un’abitazione in centro.
A confermalo sono stati anche gli esperti dell’Esercito interpellati durante il vertice che si è tenuto nella mattinata di ieri in prefettura all’Aquila, dove si sono discussi i particolari per la deflagrazione.
Si tratta di una bomba di 500 chili che per ora è già stata messa in sicurezza, insieme a tutta l’area circostante dato che l’effetto deflagrazione che segue l’esplosione potrebbe arrivare ad un raggio di circa 1500 metri. Le schegge potrebbero infatti, arrivare anche a una distanza considerevole e pertanto potrebbero essere pericolose per le persone. Per questo si è deciso che la bomba sarà spostata in un’area in cui sarà fatta brillare e il tempo per il trasporto è calcolato in circa 6 ore.
Il raggio, come emerso dalla riunione di ieri, cui ha presieduto il sindaco della città di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, potrebbe ridursi del 50 per cento con lavori che però non si riuscirebbero a fare in meno di una ventina di giorni.
Si potrebbe infatti costruire una specie di bunker intorno all’area. Ma questa soluzione costerebbe troppo e ci vorrebbe più tempo per realizzarlo.
Ora l’amministrazione comunale è impegnata per realizzare un vademecum, sempre come concordato stamane in Prefettura, per allertare e far capire alla popolazione le fasi di tutta l’operazione, già fortemente attenzionata chiaramente da tutte le forze dell’ordine locali.
Durante le operazioni si stima che in un raggio di circa un chilometro e mezzo andranno blindate porte e finestre.
Mauro Casinghini, direttore dell’agenzia regionale di Protezione civile, ha espresso la propria preoccupazione in particolare per l’istituto Don Orione e per la clinica Di Lorenzo, dove ci sono persone fragili, non facilmente trasportabili altrove.
Il Comune di Avezzano ha già fatto sapere di aver aperto le porte del Coc, il Centro operativo comunale che ha sede in via Fontana, che ha il compito di raccordo e coordinamento delle funzioni del piano di emergenza. I numeri da chiamare per emergenze e informazioni sull’argomento sono: 0863 1809815 e 366 6712054.
La signora Pina, una cittadina di Avezzano ha parlato dell'origine di quell'ordigno che si trova in città fin dai tempi di suo nonno Gaetano Di Renzo e ha raccontato: