Questa mattina al Parco Nord di Milano, tra Sesto San Giovanni e Bresso, è comparsa una svastica composta con i pali della recinzione.
Lo ha reso noto il gruppo provinciale Anpi Milano pubblicando su Facebook la foto di quanto è stato trovato tra l'erba dove sorge il Monumento al Deportato e commentando così l'accaduto:
"Condanniamo questo atto spregevole, provocatorio e lesivo della memoria di chi ha subito deportazione ed è andato incontro alla morte nei lager nazisti", scrive il gruppo provinciale Anpi Milano riferendosi alla svastica fatta con i pali della recinzione: "Chiediamo alle pubbliche autorità maggiore vigilanza e la condanna da parte delle amministrazioni locali di questo atto".
Infine, il presidente della sezione provinciale Roberto Cenati ha fatto presente come, di fronte ad "atti di sfregio alla memoria e di intolleranza" che "si stanno verificando con maggiore frequenza", ci sia "bisogno di intransigenza da parte di politica e forze sociali e non atteggiamenti di sottovalutazione e minimizzazione".
L'Associazione partigiani ha comunque voluto ribadire che "manterrà alta la vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta costituzionale".
Solo pochi giorni fa, sempre al Parco Nord, era stato danneggiato il Monumento ai deportati. In particolare, era stata danneggiata la teca che contiene la cenere e la terra del lager di Dachau, riportate da Ettore Zilli e padre David Maria Turoldo per conto dei familiari e dei sopravvissuti.
A denunciare l'accaduto anche in quel caso era stata l'Anpi provinciale di Milano che ha postato la foto della teca deturpata sulla pagina Facebook dell'associazione e ha commentato così il gesto:
Un atto tanto più grave e odioso perché avvenuto pochi giorni dopo la Giornata della Memoria: "L'episodio avvenuto solo qualche settimana dopo il 27 Gennaio ci preoccupa e deve spingerci a tenere più che mai vivi i valori della memoria legata alla conoscenza storica e ai principi della nostra carta costituzionale, per contrastare pericolose rimozioni e derive" commenta Roberto Cenati, il presidente dell'Anpi provinciale milanese.
Il monumento è collocato su una collinetta formata dalle macerie delle fonderie Breda (nel territorio di Sesto San Giovanni), ed è dedicato ai cittadini che lavoravano nelle fabbriche dell'area industriale di Sesto San Giovanni e che furono arrestati e deportati nei campi di concentramento nazista tra i quali quello di Dachau.
L'opera fu progettata da Lodovico Barbiano di Belgiojoso ex deportato e da suo figlio Alberico anche lui architetto dello studio BBPR, voluto dal Comune di Sesto San Giovanni e donato al Parco Nord, è stato inaugurato a Novembre del 1998 ed è dedicato ai "cittadini di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Milano, Monza, Muggiò, Sesto San Giovanni e degli altri comuni del circondario arrestati dai nazifascisti nell'area industriale di Sesto San Giovanni durante la Resistenza e deportati nei campi di sterminio nazisti".
Roberto Cenati ha definito inoltre, l'episodio "una vergognosa vandalizzazione che costituisce un'ignobile offesa alla memoria di tutti coloro che persero la propria vita, a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere fatto una scelta coraggiosa: quella di opporsi alle nefandezze del nazifascismo".