A scuola si sente sempre di più parlare ‘in corsivo’ non riuscendo realmente a scrivere con questo stile. Le nuove generazioni hanno diverse difficoltà nell’utilizzare l’aldino (dall'ideatore Aldo Manuzio) per via dei nuovi strumenti tecnologici come smartphone, tablet e pc.
È sempre più complicato scrivere in corsivo per i bambini che studiano alle elementari. Secondo uno studio condotto nella capitale uno studente su cinque non si trova proprio a proprio agio nello scrivere aldino, e quindi in quello stile dalla leggera inclinazione delle lettere verso destra. È quanto emerge da uno studio condotto a Roma da parte dei ricercatori del Policlinico Umberto I e dell'Università Sapienza. Il gruppo è a lavoro da diversi anni e ha monitorato l'andamento della scrittura nelle classi di alcune primarie della città per scovare eventuali disturbi che i più piccoli possono avere in età scolare.
Lo studio di Carlo Di Brina (dirigente della Neuropsichiatria infantile dell'Umberto I), Barbara Caravale (del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e sociale della Sapienza) e Nadia Mirante (dell'Unità di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza del Bambino Gesù) indagava un fenomeno ben preciso: la leggibilità della scrittura nei bambini romani.
Il dato preoccupante però giunge dalla motivazione alla base del risultato della ricerca avviata. L’allontanamento al corsivo è causato dall’abitudine nel vedere sempre lo stampatello al computer e allo smartphone.
Il fenomeno può essere un segnale di problemi più seri: questo il campanello d’allarme lanciato dagli studiosi. Il dott. Di Brina e la dott.ssa Caravale ha spiegato:
Livia Ventimiglia