Morte Kobe Bryant, Los Angeles pagherà 30 milioni a Vanessa per il caso delle foto shock

Dopo la morte di Kobe Bryant, avvenuta in un tragico incidente in elicottero ormai più di tre anni fa, alcuni membri della polizia di Los Angeles arrivati sulla scena, avevano ben pensato di fare qualche scatto di troppo e mostrare le immagini del corpo dell'ex campione dei Lakers ad amici e conoscenti. Un comportamento riprovevole che era stato subito condannato da tutte le parti.

In questo senso, Vanessa Bryant - vedova della star del basket - negli scorsi mesi aveva quindi deciso di citare in giudizio la contea di Los Angeles dopo che alcuni dei suoi dipendenti avevano condiviso foto esplicite dell'incidente che ha ucciso suo marito e una delle loro figlie.

Morte Kobe Bryant, il risarcimento e la nota dell'avvocato

Ebbene, la contea di Los Angeles ha deciso di risarcire la famiglia Bryant per un totale di (quasi) 30 milioni di dollari. L'accordo include 15 milioni di dollari che una giuria aveva già assegnato a Vanessa Bryant lo scorso agosto, con fondi aggiuntivi per saldare potenziali richieste da parte delle sue figlie. L'avveocato di Vanessa, Luis Li, ha pubblicato nelle ultime ore una nota nella quale ha commentato l'epilogo: "La giornata di oggi segna il culmine della coraggiosa battaglia della signora Bryant per ritenere responsabili coloro che si sono impegnati in questa condotta grottesca. Ha combattuto per suo marito, sua figlia e tutti coloro nella comunità la cui famiglia deceduta è stata trattata con simile mancanza di rispetto. Speriamo che la sua vittoria al processo e questo accordo pongano fine a questa pratica".

Scendendo ancora nel dettaglio, il consiglio di amministrazione della contea di Los Angeles ha accettato di pagare alla famiglia di Bryant 28.85 milioni di dollari per risolvere la causa legale di Bryant e le potenziali rivendicazioni future di Bryant e delle sue figlie. Stiamo parlando di Natalia, 20 anni, Bianka, 6 e Capri, 3.