Xi Jinping sarà ancora il presidente della Cina: il leader in carica è stato rieletto a capo della Repubblica Popolare Cinese per la terza volta consecutiva. A dare il verdetto è stata la terza sessione plenaria della quattordicesima Assemblea Nazionale del Popolo, organo legislativo del Parlamento cinese. Xi diventerà dunque il presidente più longevo della storia della Cina, dalla vittoria comunista nel 1949.
Per la rielezione di Xi 2.952 voti a favore e nessuno contrario: una vittoria netta, che pone nuovamente il presidente a capo della Cina per un tempo indefinito. Avendo già superato l'età pensionabile informale di 68 anni, infatti, il leader 69enne potrebbe ora governare fino a qualsiasi momento, visto anche il suo seguito: per la Cina Xi si conferma così la guida più potente dai tempi di Mao Zedong, oltre che uno dei politici più influenti del globo.
Secondo analisti ed esperti di storia e politica, la rielezione di Xi Jinping era solo una formalità: il leader cinese ha messo via via da parte tutti i potenziali rivali, circondandosi di volti amici. Da quando ha preso il potere nel 2012, infatti, ha progressivamente rimpinguato il Partito Comunista al potere con i suoi sostenitori, garantendosi lunga vita a capo dell'esecutivo cinese.
Tra i primi a congratularsi con Xi per il suo terzo mandato, oltre al nordcoreano Kim Jong-un, c'è stato il presidente russo Vladimir Putin. Già negli scorsi mesi l'oligarca russo aveva manifestato tutta la propria amicizia nei confronti del leader cinese, invitandolo a Mosca per una visita di Stato. Nel complimentarsi, Putin ha detto al presidente della Cina che non vede l'ora di sviluppare ulteriormente la "relazione globale e l'alleanza strategica tra i nostri due Stati".
Olaf Scholz si recherà presto a Pechino: sarà il primo leader occidentale a salutare Xi dopo la sua riconferma. La visita del cancelliere tedesco è prevista per il mese prossimo.