Olivier Dubois è finalmente libero dopo quasi due anni-711 giorni per la precisione-dal suo rapimento in Mali da parte di un gruppo di jihadisti il giornalista francese è stato rilasciato. Tra i primi a commentare la liberazione di Dubois c'è l'organizzazione Reporter Senza Frontiere che ha espresso enorme sollievo.
Olivier Dubois è un giornalista francese che si occupa delle vicende interne al Mali per i giornali LePoint e Libération. Trasferitosi in Mali nel 2015, ha lavorato come giornalista sui conflitti della regione dirigendo anche una serie di documentari intitolata "Poilorama". Nel 2020 è entrato a far parte di Libération come libero professionista, seguendo diversi eventi storici del Mali come le proteste che si tennero quell'anno per la liberazione dell'operatrice umanitaria franco-svizzera Sophie Pétronin. A febbraio 2021 ha seguito i conflitti a Dogon, trascorrendo diversi giorni con la milizia Dan Na Ambassagou e facendo pubblicare per la prima volta su Libération fotografie da lui scattate. Un mese dopo Dubois ha cercato intervistare Abdallah Ag Albakaye, un tenente del Fronte d'Appoggio all'Islam e ai Mussulmani, il ramo ufficiale di Al-Qaeda in Mali, per ottenere informazioni sul conflitto con il gruppo rivale dello Stato islamico nel Grande Sahara.
L'8 aprile Dubois è arrivato nella regione maliana di Gao in aereo per poter ultimare l'intervista. Quasi un mese dopo, il 4 maggio, sui social è stato pubblicato un suo video di 21 secondi dove diceva di essere stato rapito e chiedeva aiuto alle autorità e ai suoi cari. Dopo la conferma del suo rapimento, il Comitato per la protezione dei giornalisti ha rilasciato una dichiarazione chiedendo il suo rilascio immediato e affermando che "i giornalisti che coprono la regione del Sahel affrontano un'altissima minaccia di rapimento e lavorano in circostanze molto pericolose", inoltre il 7 giugno si sono svolte a Parigi e a Bamako, in Mali, manifestazioni organizzate da Reporters sans frontières per chiedere il suo rilascio. In questi ultimi due anni sono state tante le manifestazioni e i flash mob anche online per chiedere la liberazione del giornalista francese.