Nuovo episodio di violenza da parte della polizia in Usa: questa volta gli abusi degli agenti sono costati la vita ad un 28enne afroamericano, ucciso per asfissia.
Il video della violenza, diffuso dal quotidiano statunitense Washington Post, mostra immagini raccapriccianti: si vede il giovane mentre viene attaccato da una decina di persone, tra agenti e operatori sanitari. I suoi carnefici lo hanno prima incatenato e poi trattenuto a terra per 11 lunghissimi minuti, tanto da provocargli la morte.
L'episodio risale al 6 marzo scorso: la vittima, di nome Irvo Otieno, era affetta da problemi mentali. Si trovava nel Central State Hospital della Virginia, dove era stato trasferito dalla prigione della contea, all'interno della quale aveva già subito violenze.
Inutile il ricorso al defibrillatore: dopo l'aggressione subita, la vittima non si muoveva più. Un primo rapporto dei medici riconduce la causa del decesso ad asfissia: sette vicesceriffi della contea di Henrico e tre operatori ospedalieri, i presunti protagonisti della tragedia, sono stati accusati di omicidio di secondo grado da un procuratore della Virginia.
Dalle immagini diffuse dal Washington Post si sta provando a ricostruire le dinamiche dell'accaduto: il 28enne è arrivato in ospedale a bordo di un Suv, poi la vettura è stata circondata da agenti. Otieno è stato condotto dentro la struttura, le manette al polso. Le forze dell'ordine lo hanno fatto sedere contro un muro, ma il giovane ha iniziato a muoversi e così i presenti si sono gettati sopra di lui, con una foga brutale, per immobilizzarlo. Nel video si vede anche un infermiere che copre il cadavere con un lenzuolo bianco.
Il procuratore che si sta occupando delle indagini, Cabell Baskerville, ha anche contestato la ricostruzione della polizia: secondo la ricostruzione degli agenti, l'uomo si sarebbe mostrato aggressivo al momento dell'accettazione in ospedale. Baskerville ha ribattuto sottolineando come il video riveli ben altro: Otieno "non era agitato o aggressivo" ma "stressato e impaurito".
Non si dà pace intanto la madre di Irvo, Caroline Ouko, che nella disperazione denuncia come suo figlio sia stato trattato "in modo disumano".