Un drone sottomarino all'avanguardia, capace di generare tsunami radioattivi, è l'ultima trovata della Corea del Nord per incutere timore ai propri nemici mettendo in campo un'arma nucleare. Secondo quanto riferito dai media nordcoreani, il dispositivo è stato lanciato al largo della costa nord-orientale del Paese asiatico nella giornata di martedì 21 marzo.
L'agenzia Kcna riporta come la testata "è esplosa sott'acqua giovedì pomeriggio", dopo aver "raggiunto il punto di destinazione nelle acque della baia di Hongwon, allestita come un finto porto nemico". L'ordigno è esploso "dopo aver navigato a 80-150 metri di profondità lungo un percorso ovale a otto nel Mare Orientale", ossia come le due Coree chiamano il Mar del Giappone, "per 59 ore e 12 minuti". Il drone avrebbe un funzionamento simile a quello del sistema dronistico russo Poseidon.
Quello annunciato dalla Corea del Nord è solo l'ultimo di una serie di test condotti da Pyongyang negli ultimi mesi. Durante il 2022, il Paese ha acuito notevolmente le tensioni con la Corea del Sud per via di un numero record di test di armi.
L'agenzia Kcna rivela come l'arma sia stata prodotta per la prima volta nel 2012. A dicembre 2022 è stato disposto il suo dispiegamento operativo: prima di allora era stata sottoposta a 50 test di vario tipo. A 29 di questi test, secondo l'agenzia, avrebbe partecipato direttamente il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Nelle foto scattate durante il test di questo drone subacqueo si intravede una sagoma sottomarina e un'esplosione vicino alla superficie del mare. Secondo alcuni esperti, al momento Pyongyang non avrebbe a disposizione tale arma abile e arruolabile in condizioni operative.
Dal canto suo, la Russia sostiene di aver dispiegato e reso operativi i suoi droni nucleari sottomarini Poseidon solo da pochi mesi. Non si hanno ulteriori dettagli perché lo sviluppo di tali armi è avvenuto in assoluta segretezza.