Dallo scoppio della guerra in Ucraina l'ospedale Pantaleone di Leopoli è diventato un polo di eccellenza, sono più di mille i bambini ricoverati in questi ultimi tredici mesi.
L’ospedale San Pantaleone di Leopoli è diventato un punto di riferimento dallo scoppio della guerra in Ucraina. Al suo interno sono entrati circa 11mila pazienti, di cui il 60% sono feriti di guerra, soldati o volontari provenienti dai campi di battaglia della zona principali del conflitto. La direttrice esecutiva Mariana Svirchuk ha raccontato all'Agi nel corso della visita all’ospedale di Leopoli della delegazione della missione umanitaria L’Italia scende in campo per la pace.
Dall'inizio del conflitto sono stati più di mille i bambini ricoverati. La direttrice esecutiva, nel corso dell'intervista, ha raccontato che dopo poche settimane dallo scoppio della guerra sono arrivati 140 feriti tutti in una volta dopo un attacco a un centro militare vicino Leopoli. Nei mesi successivi è partita una riconversione dell’ospedale: "Siamo una struttura dello Stato e la nostra idea è diventare modello per altri ospedali ucraini. Il programma Unbroken del San Pantaleone è dedicato a civili, militari e bambini con le ferite della guerra.
Qualche giorno fa l'Organizzazione mondiale della sanità aveva espresso i propri timori in merito al fatto che gli ospedali ucraini stanno diventando sempre di più un obiettivo di guerra. Si sono verificati 43 attacchi contro ospedali e strutture sanitarie in Ucraina, e 46 nel resto del mondo in altri conflitti. 34 attacchi sono stati contro strutture sanitarie. In 10 è rimasto coinvolto personale sanitario, 7 episodi invece hanno riguardato i trasporti sanitari e altrettanti i pazienti. Uno soltanto ha colpito magazzini con materiale sanitario.