Il gatto volpe della Corsica è un animale conteso tra realtà e leggenda del quale si conosce poco, si pensa che viva solo nelle foreste dell'isola e qualcuno ha azzardato che si trattasse di un felino selvatico. Un recente annuncio dà nuovi indizi sull'identità del misterioso micio.
Un vero mistero quello avvolto intorno al gatto volpe della Corsica. Un felino che solo sull'isola tra la Francia e l'Italia e protagonista di alcune leggende. Recentemente sono state pubblicate alcune analisi genetiche svolte in Francia che rivelano dei particolari sulla natura del micio che sarebbe infatti a rischio di estinzione. Il micio è noto da tempo ai pastori locali e stando alle ricerche dell’Ufficio francese della biodiversità sarebbe un animale autoctono.
Quattro anni fa un esemplare è stato catturato ad Asco, dimostrando che esistono delle differenze tra l'animale autoctono e i gatti delle foreste continentali. Il gatto-volpe, chiamato così per la lunghezza del suo corpo e della sua coda che lo rendono simile al canide, è sempre stato oggetto di racconti e di leggende spesso narrate dai pastori corsi. Il gatto nelle storie si attacca alle mammelle di pecore e capre.
La ricerca sul gatto-volpe continuerà nei prossimi anni. Diversi partner istituzionali sono coinvolti in un programma a sostegno dell'Ufficio francese della biodiversità. Il lavoro scientifico continua, da un lato, con l'obiettivo di identificare diverse aree della Corsica dove sarebbe presente questo tipo di gatto selvatico e di acquisire nuove conoscenze sull'animale. Nel 2020 è invece iniziata una collaborazione con l'Istituto Jacques Monod, che si propone di caratterizzare l'intero genoma del gatto selvatico corso e di ricostruirne la storia evolutiva, dalla possibile introduzione del gatto in Corsica dall'uomo durante le migrazioni neolitiche e gli influssi delle varie migrazioni umane mediterranee successive.