Mathieu Van der Poel vince la 120° edizione della Parigi-Roubaix, la "classica" per eccellenza. L'olandese della Alpecin strappa sul Carrefour de l'Arbre, il tratto di pavé più duro del tratto finale, mettendo fuori gioco il più grande rivale, il belga Wout Van Aert. Mai realmente in corsa Filippo Ganna, il quale non ha mai dato l'impressione di poter ambire alla vittoria.
256 km, oltre 54 sul pavé: ancora una volta la grande classica transalpina ha regalato spettacolo per merito dei suoi più grandi protagonisti. Il primo affondo arriva nel punto più suggestivo dell'intero percorso, vale a dire innanzi alla foresta di Arenberg. Molti big, tra cui Peter Sagan e il vincitore della passata edizione, Dylan Van Baarne. Fioccano incredibili incidenti e forature, con Van der Poel che può sfruttare il vantaggio di avere un compagno di squadra, il belga Philipsen. Ma nonostante questa superiorità il 28enne si mette in testa al gruppo composto da 7 corridori e traina l'andatura con estrema facilità
La svolta arriva sul Carrefour de l'Arbre, il punto preannunciato come crocevia della corsa. A 16 chilometri dal traguardo un contatto dubbio tra Philipsen e il tedesco Degenkolb porta alla caduta di quest'ultimo. Van Aert approfitta di questa "distrazione" per provare uno strappo, che però non sembra nemmeno troppo convinto. E infatti Van der Poel colma il divario e riesce a piazzare lo sprint decisivo già prima della fine del pavé, prima della passerella fino al velodromo di Roubaix.
Mathieu Van der Poel vince la Parigi-Roubaix e diventa il quarto ciclista nella storia a vincere nello stesso anno anche la Milano-Sanremo: di seguito l'ordine d'arrivo