11 Apr, 2024 - 11:10

Julia Elle e Paolo Paone, la storia di Disperatamente mamma: "Ho detto bugie, credevo di non avere vie d'uscita"

Julia Elle e Paolo Paone, la storia di Disperatamente mamma: "Ho detto bugie, credevo di non avere vie d'uscita"

Julia Elle e Paolo Paone, la storia di Disperatamente mamma è finita in tribunale. Il caso mediatico era scoppiato lo scorso settembre. Lei, influencer 34enne, autrice di 5 libri per Mondadori e mamma di tre bambini, era stata accusata dall'ex compagno di aver mentito ai suoi follower. Non era lui il padre del suo secondo bambino, come aveva raccontato: e in più non le permetteva di vedere la primogenita, sua figlia. Lei aveva risposto confessando le violenze da lui subite: addirittura un coltello puntato alla gola. Una vicenda che aveva fatto scalpore, facendo perdere a Julia Elle credibilità e migliaia di follower. Oggi l'influncer ha deciso di difendersi in un'intervista a Candida Morvillo per il Corriere della Sera, a cui ha mostrato gli sms violenti di Paone su WhatsApp.

Julia Elle e Paolo Paone, la storia: le bugie e le violenze

Sulle pagine del Corriere Julia Elle racconta- incitata dal suo avvocato Annamaria Bernardini di Pace a rivelare anche tanti dettagli- perché aveva deciso di mentire sulla sua vita:

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Quando mi hanno chiesto il primo libro, era il 2017 e venivo da quattro anni drammatici. Di fatto, ero sola con due bambini piccoli. Scrivere era il mio sogno ed ero felicissima, ma quando ho capito che dovevo raccontare la mia vita, ero disperata. Avrei dovuto dire: non lo scrivo. Invece, l’ho scritto edulcorato. Ho sbagliato, chiedo scusa a tutti, l'ho gestita male.

Paolo le aveva chiesto di scriverlo questo libro, ma dicendo che il maschietto era suo, anche se l'aveva avuto con un altro quando si erano già lasciati. Julia Elle racconta inoltre del primo incontro con Paolo Paone, nel 2013; di quando lui le aveva chiesto di abortire e al suo rifiuto vanno a vivere insieme. Ricorda di quando era diventato 'un altro' e della violenza che aumentava con il tempo. Lui ha negato di averla picchiata, ma lei riferisce di un episodio preciso, avvenuto in estate. Dopo il quale aveva deciso di rivolgersi a un centro antiviolenza, il Cadmi di Milano: era il 2015. Lei però riesce a lasciarlo solo nel 2016: lui la controllava, i soldi che lei guadagnava, dice, andavano sul conto di Paone.

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Sono rimasta a casa: non avevo soldi per andarmene. Nella mia ingenuità, c'era pure l'idea di poterci volere bene, ma la sua reazione è stata: se mi lasci, devi ridarmi i soldi spesi per te e la bimba. Sembra assurdo, ma ho pensato: se glieli do, sono libera. Dopo, ho conosciuto l’uomo con cui ho avuto il secondo figlio: credevo che questo ragazzo si volesse prendere cura di me, ma si è tirato indietro. Così mi sono trovata incinta, senza sapere dove andare a sono rimasta da Paolo.

La fuga nel 2017

Julia Elle racconta allora il momento in cui è riuscita ad andare via. Era l'estate del 2017, quando sarebbe avvenuto l'episodio, già rivelato da lei in precedenza, della minaccia con il coltello:

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Quella sera, la faccia gli cambia, lui prende il coltello della pizza e minaccia di uccidermi, puntandomelo alla gola.

Lui, in un'intervista con la Lucarelli, aveva però detto essere la scena di un video antiviolenza:

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Il messaggio in cui ne parliamo è allegato alla denuncia dei miei avvocati. Non so con quale coraggio ho preso le chiavi della sua macchina le valigie già pronte e sono andata con i bimbi in albergo.

Solo a fine 2021, quando è nata la terzogenita Chiara, avuta con l'attuale marito Riccardo, Julia ha smesso di pagare Paolo Paone, che aveva minacciato di rovinarla se non gli avesse dato i soldi che nel frattempo aveva iniziato a guadagnare. E così è scoppiato il caso che l'ha travolta, con gli sponsor che l'hanno abbandonata e i follower che non le credono più. Ora, dice, cerca solo la serenità per i suoi figli:

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e dire a chi mi segue che li ho traditi, ma che credevo di non avere vie di uscita.

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