Paestum nuovi ritrovamenti. E' stato scoperto lungo le mura ovest del Parco archeologico di Paestum e Velia nel 2019, da allora gli archeologi lavorano per riportarlo alla luce e ora quegli scavi hanno dato i loro frutti. Si tratta del piccolo tempio greco rinvenuto ai margini dell'antica Poseidonia, zona di scavo che continua a regalare stralci di antichità. Ad annunciarlo è stata oggi la direttrice del parco Tiziana D’Angelo che li ha definiti "scavi unici", in grado di poter cambiare la storia conosciuta dell’antica città.
In effetti, le scoperte di questi anni stanno cambiando la storia dell'antica Poseidonia così come l'abbiamo conosciuta fino a oggi, grazie al tempietto dorico con il basamento in pietra e la parte dove si trovava l'effige statuaria della divinità, il tetto con le bellissime decorazioni in terracotta dipinta e suoi gocciolatoi a forma di leone. Sono state rinvenute poi sette teste di toro conservate in modo quasi perfetto e un altare con la pietra scanalata che probabilmente era necessario per raccogliere il sangue dei sacrifici. All'interno dello scavo sono stati poi rinvenuti centinaia di ex voto: i più particolari sono quelli raffiguranti le immagini di Eros a cavallo di un delfino.
Il tempietto scoperto nel 2019 è un ritrovamento incredibile perché, spiega l'ex direttore di Paestum, "è il più piccolo tempio periptero dorico che conosciamo prima dell'età ellenistica, il primo edificio che a Paestum esprime pienamente il canone dorico". Per l'attuale direttrice la scoperta rivela costantemente delle sorprese, anche se per capire la reale portata delle scoperte sarà necessario tempo, studi e restauri. "Gli elementi di forte interesse sono tanti", spiega citando un esempio: "La firma su una delle statuette col delfino, una famiglia di ceramisti di origine laziale, nota anche a Delo, la cui presenza qui a Paestum non era mai stata documentata".