03 May, 2023 - 17:30

Giro d'Italia, l'analisi di Alessandro Petacchi: "Ganna uomo squadra importante. Caruso da Top 5"

Giro d'Italia, l'analisi di Alessandro Petacchi: "Ganna uomo squadra importante. Caruso da Top 5"

Il Giro d'Italia 2023 è ormai alle porte e Alessandro Petacchi ha voluto offrire la sua personale analisi in una lunga intervista rilasciata quest'oggi. L'ex ciclista - oggi commentatore - ha cercato di evidenziare le sue aspettative non solo sul possibile vincitore della maglia rosa, ma anche sulle prestazione dei tanti italiani impegnati quest'anno.

Su tutti, spicca naturalmente Filippo Ganna dal quale c'è da aspettarsi un lavoro di leadership per tutto il team; ecco l'opinione di Petacchi a riguardo:

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Da Ganna mi aspetto una grande crono e poi sarà un uomo importante per la squadra. Nella cronoscalata non credo possa essere competitivo, il peso c’è e non è dalla sua parte e inoltre le pendenze sono davvero dure. Un corridore come Evenepoel è avvantaggiato.

Diversa invece la posizione su Caruso e Pozzovivo; sul primo, Petacchi ha fiducia che possa rientrare nella Top 5 mentre il corridore del team Israel-Premier Tech dovrà cercare di recuperare lo smalto perso nelle ultime competizioni:

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Caruso ha in squadra Haig, che penso punterà a fare classifica. Se trova la giusta condizione Damiano, grazie alla sua esperienza e maturità, può puntare ad una top5. Da Pozzovivo invece mi aspetto che cresca a livello di forma, al Tour of the Alps non l’ho visto in ottima condizione.

Giro d'Italia 2023, i favoriti secondo Alessandro Petacchi

Guardando poi alle zone alte della classifica, Petacchi ha provato ad individuare anche i ciclisti che si giocheranno la vittoria finale. Naturalmente, gli occhi sono tutti puntati su Evenepoel e Roglic, profili diversi ma entrambi dotati di un talento immenso; nello specifico, per Petacchi è il ciclista belga che potrebbe avere il guizzo necessario per aggiudicarsi la maglia rosa mentre lo sloveno potrà contare anche sulla tanta esperienza accumulata in questi anni.

Ecco la sua analisi:

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L’ultima cronometro, quella del Monte Lussari, può fare la differenza per la gambe che i corridori avranno a fine Giro e questo potrà succedere anche tra gli specialisti. In salita mi sembra invece che non ci sia una grande differenza tra i due favoriti, Roglic ed Evenepoel, e in tre settimane di corsa tutto può succedere. Roglic è un corridore esperto, sa come si vincono le corse a tappe e ha una squadra forte, ma dalla sua potrebbe accusare un po’ e recuperare più lentamente. Evenepoel è un giovane talento.

Infine, la "sentenza" di Petacchi:

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Tra i due metto un gradino sopra Evenepoel, ma sarà una bella sfida.
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Davide Cavallo
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