Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti dell’arbitro Marco Serra. Il fischietto della sezione di Torino era stato deferito dalla Procura Federale della FIGC al termine delle indagini dovute al comportamento ingiurioso, inopportuno e offensivo nei confrontri di Josè Mourinho. I fatti risalgono allo scorso 28 febbraio quando Serra era il quarto uomo della sfida fra Cremonese e Roma terminata 2-1 per la squadra lombarda. Il diverbio divampò ad inizio ripresa e portò all'espulsione del tecnico dei giallorossi da parte del direttore di gara Marco Piccinini della sezione di Forlì.
Per l’arbitro Marco Serra della sezione di Torino era arrivato il deferimento da parte del Procuratore Federale della FIGC Giuseppe Chine dopo l'analisi dei referti per le parole espresso contro il tecnico della Roma, Jose Mourinho, durante la sfida fra Cremonese e Roma terminata 2-1 per i padroni di casa lo scorso martedì 28 febbraio. Il fischietto piemontese era stato designato come quarto uomo dal designatore Gianluca Rocchi con Marco Piccinini della sezione di Forlì come direttore di gara.
Ad inizio ripresa, sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa, si accende un parapiglia fra la panchina della Roma e Serra che porta al diverbio con Jose Mourinho. Il tecnico si è immediatamente lamentato dell'atteggiamento dell'arbitro ma è arrivata comunque l'espulsione che lo ha costretto ad abbandonare l'area tecnica per sedersi sugli spalti. La Procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ricostruito quei concitati momenti arrivando al deferimento a causa della violazione dell'articolo 4 del codice di giustizia sportiva e del codice deontologico dell'Associazione Italiana Arbitri.
Le indagini hanno messo in luce la replica di Serra alla richiesta di spiegazioni di Mourinho riguardo ad una decisione arbitrale assunta dal direttore di gara a seguito di un contrasto di gioco tra un calciatore della Cremonese e uno della Roma. Il quarto uomo avrebbe quindi risposto con le seguenti testuali parole: Ti stanno prendendo tutti per il culo. Vai a casa, Vai a casa accompagnando la frase con una gestualità che indicava l'intero impianto lombardo.
Il procuratore federale Giuseppe Chinè ha contestato quindi un comportamento da parte di Serra inopportuno, ingiurioso e offensivo nelle parole utilizzate che viola i principi di lealtà, probità e correttezza posti a fondamento dell’ordinamento sportivo. Violazione anche del codice deontologico dell’Associazione Italiana Arbitri che impone ai suoi associati il rispetto dei principi di lealtà, trasparenza e rettitudine a difesa della credibilità ed immagine dell’Aia.
Il dispositivo è stato pubblicato sul sito della Federazione Italiana Giuco Calcio con la decisione presa dal Tribunale Federale Nazionale che quindi ha dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti dell’arbitro Marco Serra. Un problema in meno per Gianluca Rocchi che potrebbe quindi designarlo in una delle ultime quattro gare di Serie A o magari fargli dirigere i play off o i play out di Serie B
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