Per Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, la decisione di Fabio Fazio di lasciare la Rai "è giustificata", e risponde alle opposizioni che hanno attaccato il governo per l'addio del conduttore.
L'addio di Fabio Fazio alla Rai è ormai un tema di dibattito e scontro politico, come sempre accade quando l'azienda del servizio pubblico radiotelevisivo viene scossa da un cambiamento così importante per i suoi equilibri. E così, dopo il tweet sarcastico e sprezzante del leader della Lega Matteo Salvini, duramente contestato dalle opposizioni, arriva ora il commento del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli che, in sostanza, si dice d'accordo con il capo del suo partito.
In un'intervista al quotidiano La Repubblica, Calderoli ne ha per tutti. Innanzitutto, con il conduttore e Luciana Littizzetto, che lo seguirà a Discovery, che il ministro non sembra rimpiangere affatto per il loro addio all'azienda di servizio pubblico, anzi.
Poi, passa all'attacco delle opposizioni, in difesa del governo, accusato di aver in qualche modo contribuito alla decisione di Fazio.
Nell'intervista, Calderoli affronta anche il tema scottante delle riforme, altro argomento di scontro tra governo e opposizioni, dopo gli incontri della presidente Giorgia Meloni della scorsa settimana.
Particolarmente cara al ministro della Lega è la riforma dell'autonomia, che mette in primo piano rispetto alle altre riforme costituzionali, arrivando a minacciare un suo addio alla politica se non dovesse essere approvata.
Poi, entrando nel merito delle riforme e, in particolar modo, sulla questione dell'elezione diretta del presidente del Consiglio, Calderoli mostra di avere le idee ben chiare sulla strada da seguire. Il ministro si dice favorevole a un 'governatorato' sul modello delle Regioni, introducendo la 'fiducia costruttiva' come strumento di contrappeso per mantenere forte il ruolo del Parlamento. Si dice, invece, totalmente contrario all'idea del cosiddetto 'sindaco d'Italia'.