Emanuele Filiberto Real Aversa avvelenato - Tutti i campionati di calcio stanno volgendo al termine e la fasi finali si giocano in questo periodo. Play out, play off, spareggi promozione e spareggi per evitare le retrocessioni interessano tutte le categorie e a tutti i livelli siano essi dilettantistici, siano essi professionistici.
E così pure nel campionato nazionale dilettanti, oggi ridenominato serie D, iniziano ad arrivare i primi verdetti. Ci sono squadre che alla fine gioiscono per aver raggiunto l'obiettivo e altre amaregigiate per la sconfitte che le condannano a scendere di categoria.
Ieri, domenica 14 Maggio alle ore 16:00 si è disputato il play out tra il Ragusa e il Real Aversa. Alla vigilia, nonostante le due squadre avessero terminato la stagione regolamentare a pari punti, la squadra di casa partiva coi favori del pronostico grazie alla classifica avulsa che le consegnava il 13esimo posto. A fronte del 15esimo della squadra di proprietà del principe Filiberto, in caso di parità al termine dei 120 minuti avrebbe festeggiato la permanenza in serie D.
Alla fine è stata proprio la squadra del Ragusa a festeggiare la permanenza nella 4^ serie. La partita infatti è terminata con il punteggio tennistico di 6-0.
Attraverso una nota rilasciata alla pagina ufficiale della squadra, il rincipe Emanuele Filiberto ha esordito con parole molto forti:
Per preparare dunque la trasferta di Ragusa, lo staff dirigenziale con l'avallo del proprietario Emanuele Filiberto, come solitamente si fa, per comodità logistica e per regalare momenti tranquilli ai protagonisti che poi devono scendere in campo, ha deciso di mandare in ritiro la squadra in un struttura del posto.
La squadra, che ha regolarmente consumato i pasti presso un Hotel prescelto e deputato a offrire i sevizi richiesti, è stata intaccata da un malessere generale. Due calciatori sono finiti nella mattinata di ieri poche ore prima dell'inizio della gara in pronto soccorso all'ospedale di Ragusa e all'accenno alla dottoressa del fatto che c'erano altri calciatori che si sentivano poco bene e che avvertivano gli stessi sintomi di quelli trasportati in ospedale, il medico avrebbe risposto così:
La rabbia del principe di casa Savoia, è salita quando, nel pomeriggio prima della partita si è accorto che la stessa dottoressa che aveva peso in cura i suoi ragazzi e che l'avrebbe scoraggiato a portare anche gli altri che si sentivano male in quanto "prima di 6 ore non potevano avere nessun risultato" somigliava (...spero vivamente che non si trattasse dello stesso medico ma che fosse solamente una sosia perchè altrimenti sarebbe veramente una cosa gravissima...), a quella seduta in panchina con la squadra del Ragusa nelle vesti di medico sociale.
Infatti la domanda che pone il proprietario del Real Aversa è questa:
Il Real Aversa non era nelle condizioni di scendere in campo e si è mossa per vedere cosa si potesse fare contattando la FIGC che ha imposto di giocare altrimenti la partita sarebbe stata decisa a tavolino a favore degli avversari. In merito, alla richiesta negativa della federazione aggiunge:
Intanto nella nota ufficiale del club, Emanuele Filiberto, ci tiene a far sapere che la struttura presso la quale la sua squadra, ha pernottato, è stata oggetto di denuncia e che la società si muoverà da subito per fare reclamo affinché si possa tornare a giocare lo spareggio. Nel frattempo la società campana denuncerà tutto alla Procura. Attualmente a i calciatori dopo che nel viaggio di ritorno hanno avuto episodi di vomito continui sono stati ricoversti all'ospedale di Salerno.
E' in corso di svolgimento, nella sala comunale un aconferenza stampa congiunta presenziata dal sindaco di Aversa Alfonso Golia, per tracciare quella che è la strada che si intende prendere dopo l'accaduto di ieri.