Juve women Pedersen - La fine di un ciclo apre sempre una rivoluzione, per ripartire e ricostruire, per porre nuove basi solide affinché il ringiovanimento di una rosa, il cambiamento dell'assetto di una squadra alla fine non solo suggeriscono di intraprendere una nuova strada con nuove persone ma anche e soprattutto di ritornare a vincere.
Quando è il momento di ricominciare per dare nuova linfa vitale ad un gruppo con nuovi innesti per forza di cose alcuni protagonisti devono salutare. Il rinnovamento purtroppo passa anche dal saper rinunciare a giocatrici fondamentali e la Juventus in questi giorni è impegnata a ridiscutere posizioni contrattuali attraverso rinnovi e a definire le partenze eccellenti.
Per giocatrici nuove che arriveranno a rinforzare la rosa della squadra piemontese, c'è chi parte e saluta: la prima è Sofie Junge Pedersen, centrocampista della nazionale danese, l'onnipresente, colei la quale ha orchestrato magnificamente il gioco della Juventus. Non qualitativamente bella nelle gesta tecniche, ma sicuramente molto concreta e decisamente forte.
Dotata di intelligenza tattica superiore, ha fatto vivere momenti indimenticabilie ai suppoerters bianconeri che l'hanno amata sin dal primo giorno di ritiro. Lascerà la maglia bianconera con alle spalle tanti successi nazionali che si traducono in 4 scudetti, 2 coppe italia e 2 supercoppe italiane e all'orizonte un altro trofeo da conquistare.
Lo scudetto non conquistato (vinto meritatamente dalla Roma dell'ex Alessandro Spugna) e le diverse prestazioni sottotono dovute ad una normale decadimento psicofisico (5 anni di vittorie consecutive e rendimento costante ad alto livello possono logorare dopo un po) hanno convinto il club bianconero che questo è l'anno zero da cui bisogna ripartire.
Tra le situazioni contrattuali da discutere, c'era quella di Sofie Junge Pedersen: in questi ultimi giorni la Juventus e i rappresentanti della Centrocampista si sono incontrati e come era nell'aria hanno convenuto che la scelta migliore fosse quella di non proseguire più insieme. Dunque il contratto che lega la danese alla Juventus fino a giugno terminerà e non verrà rinnovato. La calciatrice lascerà Torino dopo l'ultimo impegno, ovvero quello della finale di Coppa Italia che si disputerà il 4 giugno contro all'Arechi di Salerno contro la Roma.
Dopo la decisione bilaterale di non poseguire più insieme, la società Juventus si è ufficialmente esposta con i ringraziamenti di rito, non si è sottratta a salutare nel modo che più mertiva una della grandi protagonista bianconere che hanno scritto la storia delle women's bianconere. Di seguito uno stralcio del comunicato:
La Juventus, si è mossa anche attraverso il profilo ufficiale, facendo una "dedica speciale" alla centrocampista danese cha lascerà la compagine bianconera a fine stagione: "Ricordi che dureranno una vita. Addio Sofia!"
La stessa centrocampista della Juventus women, ha voluto salutare tutti i tifosi di fede bianconera e rendere grazie dei 5 anni trascorsi in Italia attraverso il proprio profilo Instagram con una sua foto e un commento a corredo che fa così:
Indicata spesso col nomignolo "la giocatrice col caschetto", molti si sono chiesti perché durante le partite, la danese, indossa un "copricapo da calcio". Semplicemente per proteggersi da eventuali commozioni cerebrali.
La centrocampista ha iniziato ad indossare il dispositivo di protezione da quando ha avuto un incidente di gioco durante una sessione di allenamento ai tempi in cui vestiva la maglia dell'FC Rosengard (squadra svedese). Dopo circa 4 mesi di stop è tronata a calcare i campi da calcio. Oltre a subire un colpo che fa male in senso fisco, la giocatrice, quando qualcuno lo riporta sull'argomento, lei descrive l'infortunio "duro mentalmente".